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Salerno – “Ora, però devo tornare in ufficio; abbiamo molti problemi tra cui quelli dei migranti”. Si congeda così il Prefetto della provincia di Salerno, Salvatore Malfi, dalla fase iniziale del corso di aggiornamento dell’Ordine organizzato con l’associazione giornalisti salernitani nel salone dei Marmi del comune di Salerno. Pochi accenni all’oggetto dell’aggiornamento professionale (legge antimafia e sequestro dei beni), poi via a passo svelto. Ha ragione: la gestione dell’accoglienza potrebbe far perdere il sonno. “A Salerno esiste un ottimo rapporto tra la Prefettura ed il Comune” dice riservatamente ed in maniera propedeutica al rifiuto di commentare la lettera con la quale Virginia Raggi chiede al prefetto una moratoria sull’entrata nella Capitale di altri migranti: “La vicenda non la commento. Nessun prefetto interviene su vicende d’altri”. Però, nei fatti, il parallelismo lo fa: “La provincia di Salerno conta 1 milione e 100mila abitanti ed ora ospita 3mila migranti. Faccia lei i calcoli…”. Che non sono difficili: 1 migrante ogni 367 abitanti, quindi 2.75 migranti ogni mille abitanti, abbastanza al di sopra della quota di 2.5 stabilita dal piano dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e oggetto di accordo con il Governo a dicembre.  Insomma, Vincenzo Napoli non sarà Virginia Raggi ma Salerno ‘scoppia’ uguale…