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Salerno – Concluso con buon esito l’intervento sui Monti Lattari da parte del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania. Nel pomeriggio di sabato il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania è stato allertato dal 118 per due dispersi sui Monti Lattari. Si trattava di un uomo e una donna provenienti da Napoli che intorno alle 15.30 avevano intrapreso il sentiero che dalla località S.Michele arriva al Monte Molare.

Di ritorno però, avevano smarrito la strada ritrovandosi sul versante opposto a quello da cui erano partiti ed in una zona impervia. Hanno allertato quindi il 118 che ha inoltrato la chiamata al Soccorso Alpino e Speleologico della Campania. I tecnici di ricerca sono immediatamente partiti, individuando e raggiungendo i giovani che sono stati valutati dal personale sanitario e poi messi in sicurezza per riprendere il cammino. .

Insieme con i tecnici del Cnsas i dispersi hanno percorso il sentiero fino alla propria auto. Gli escursionisti non avevano alcuna illuminazionestrumento di navigazione. Pertanto, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Campania raccomanda a tutti di attenersi a semplici regole: “Affrontare il percorso in base alla propria forma fisica, essere bene equipaggiati, ricordando che oltre alle calzature e all’abbigliamento adatto, non deve mancare una protezione per il freddo e per la notte (in montagna non si sa mai), essere muniti di carta e strumenti di navigazione e non intraprendere attività con poche ore di luce”

L’associazione ‘Outdoor Cilento’ così descrive la zona di intervento del Cnsas: “Il Monte Molare è uno dei luoghi più suggestivi dell’intero complesso montano dell’Alta via dei Monti Lattari. Il paradiso in Terra! Si tratta della cima più alta del territorio dei Monti Lattari, ad una quota di circa 1444 metri, ed è anche conosciuta con il nome di Pizzo San Michele. Da qui si può abbracciare con lo sguardo praticamente l’intero territorio del parco, dalle sue propaggini orientali, che digradano verso la piana dell’agro nocerino-sarnese, fino all’estremità occidentale di Punta Campanella. Nelle giornate limpide si vedono tutti i rilievi della Campania: a nord i monti di Gaeta, il Massico e il Matese; a ovest i Tifatini, il Partenio, i Picentini e il Terminio; a sud gli Alburni e le montagne del Cilento, in fondo al golfo di Salerno. E poi spicca inconfondibile, a due passi, il profilo del Vesuvio. Nel mare si distinguono chiaramente le isole del golfo di Napoli: Ischia, Procida, Capri. La quota rende l’idea dell’Appennino classico, con i faggi secolari e la roccia calcarea sempre affiorante, tanto che per lunghi tratti il sentiero procede direttamente su superfici rocciose. Le parole non renderanno mai lo spettacolo che questo territorio unico ci offre”.