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Salerno – Il conto alla rovescia sta per scadere. Sabato sera la Salernitana ospiterà il Torino per provare ad accelerare il passo e regalare contestualmente la prima vittoria ufficiale da presidente granata a Danilo Iervolino nel giorno del suo quarantaquattresimo compleanno. Missione non semplice per gli uomini di Davide Nicola, che del resto sulla carta non partono favoriti contro nessuna delle squadre di questa serie A. Una motivazione in più per crederci indipendentemente da tutto, con la forza data dall’inseguimento di una missione impossibile che se portata a termine regalerebbe l’ingresso di diritto nella storia del calcio italiano. 

Davide Nicola lo scorso anno ha condotto i piemontesi al traguardo a una giornata dal termine, subentrando a Marco Giampaolo e centrando una serie di risultati utili nel finale di stagione che consentirono di operare il sorpasso ai danni del Benevento. Quest’anno il quadro è più complesso, ma la sensazione è che tanto passi per l’Arechi, dove sabato arriverà il Toro di Juric, una squadra che gioca un calcio fisico, ben diverso da quello praticato dalla maggior parte delle avversarie nel massimo campionato.

E’ in questa direzione che probabilmente si stanno muovendo i pensieri dell’allenatore di Luserna San Giovanni, orientato verso un cambio di modulo con passaggio alla difesa a tre, soluzione che consentirebbe di dare più solidità alla squadra e al tempo stesso schermare i granata. In difesa, davanti a Sepe, il pacchetto sarebbe composto da Gyomber, Fazio e Dragusin. In mediana maglie certe per Lassana Coilibaly ed Ederson, mentre sugli esterni a destra agirebbe Mazzocchi e a sinistra Ranieri, in ballottaggio con Ruggeri. In attacco alle spalle di Bonazzoli e Djuric potrebbe agire un trequartista (Ribery o Verdi), oppure un regista (Bohinen o Radovanovic).

In casa granata sorride intanto l’infermeria. L’attaccante Djuric è tornato pienamente a disposizione e anche le condizioni di Zortea e Ruggeri non desterebbero preoccupazione.