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Salerno – Come ogni anno l’inaugurazione dell’anno giudiziario fotografa anche l’andamento delle attività di forze di polizia e di sicurezza che operano sul territorio salernitano attraverso numeri e risultati racchiusi nella relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto della corte d’appello di Salerno. Nella relazione che sintetizza le principali indagini, per quanto riguarda la Guardia di Finanza, spicca l’operazione del maggio 2019 “Ground zero” che vede 14 indagati tra cui due giudici tributari ai quali viene contestato il reato di corruzione in atti giudiziari.  Si tratta dell’inchiesta che ha travolto la commissione tributaria regionale della Campania.  È del febbraio 2019 l’operazione “Pitbull”con tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un imprenditore del settore caseario, un ex collaboratore di giustizia ed un funzionario pubblico accusati di corruzione. Per quanto riguarda gli interventi in materia tributaria, sono stati effettuati 97 interventi e recuperati 34.834.359 tributi evasi. Sono , invece, 22 i soggetti denunciati per frodi comunitarie. 42 quelli che hanno compiuto reati come il peculato nei confronti della Pubblica amministrazione. Dalla relazione invece consegnata dalla questura di Salerno in relazione all’andamento della criminalità organizzata si nota che i clan sono  in numero inferiore rispetto a quelli censiti negli anni precedenti. La relazione mette anche in evidenza che, sia nel territorio della città di Salerno che in provincia in modo particolare nella piana del Sele e  nell’agro nocerino sarnese c’è il costante tentativo di soggetti recentemente scarcerati ma storicamente inseriti in clan criminali,  di riprendere il vecchio ruolo criminale relazionandosi con le cosiddette nuove leve. In netta diminuzione anche il dato complessivo che si riferisce agli omicidi volontari che nel confronto tra il 2018 il 2019 si dimezza passando da 10 a cinque. Diminuiscono tutti i reati: si passa da 66 rapine a 49, da 20 scippi a 16, da 2128 furti nel 2018 ai 1753 del 2019. Infine per quanto riguarda l’attività svolta dall’arma dei carabinieri è stata messa in evidenza la diversa criminalità in base a tre macro aree geografiche. Nell’agro nocerino sarnese risultano molto significative le attività riconducibili alla criminalità comune quali furti, rapine, spaccio di sostanze stupefacenti. Equilibri fluidi nella macro area che comprende il capoluogo ed i picentini, la piana del Sele, la Costiera e Cava dei Tirreni, cerchiata in rosso per un’evidente concentrazione di criminalità. Ma area emergente risulta essere il Cilento ed il Vallo di Diano che sembrano essere luoghi preferiti di latitanza dei camorristi napoletani e casertani. Nella relazione si fa riferimento al riciclaggio di ingenti somme di denaro di provenienza illecita e alla monopolizzazione delle attività commerciali e del traffico di sostanze stupefacenti da parte di consorterie ndranghetiste  che hanno esteso nel territorio salernitano la loro influenza tramite pregiudicati locali. In generale nell’intero territorio provinciale si registra una diminuzione del 9% del totale dei delitti rispetto allo stesso periodo preso in considerazione nell’anno precedente . Tra i dati singolari i 45 provvedimenti Daspo per arginare la violenza in occasioni di manifestazioni sportive e 27 ammonimenti per stalking.