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Nocera Inferiore (Sa) – Nel pomeriggio di oggi, in Nocera Inferiore, i carabinieri del reparto Territoriale, su disposizione del Procuratore della Repubblica, Antonio Centore, che ha coordinato le indagini culminate nella sua adozione, hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di D.S.N., 34enne bracciante agricolo, domiciliato a Poggiomarino, nel napoletano, con precedenti penali, ritenuto responsabile dei reati di omicidio volontario e occultamento di cadavere commessi in pregiudizio di Luana Rainone, 31enne casalinga di San Valentino Torio, della quale i familiari avevano denunciato la scomparsa il 24 luglio scorso, ipotizzandone, inizialmente, un allontanamento volontario dal proprio domicilio.

Il provvedimento odierno è stato emesso all’esito di complesse e laboriose indagini – culminate in una serie di decisive attività svoltesi ininterrottamente a partire dal primo pomeriggio di ieri e conclusesi nella serata di oggi – che erano state avviate dagli inquirenti sin dal giorno della denunciata scomparsa, comprendenti, tra l’altro, l’assunzione di informazioni testimoniali, l’analisi di registrazione di impianti di video-sorveglianza, intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni, ispezioni di luoghi ed altro, fino all’odierno interrogatorio dell’indagato e alla sua conseguente ammissione di responsabilità.

In base al grave quadro indiziario delineatosi, l’uomo, sottoposto a fermo, è ritenuto responsabile dell’uccisione della donna, commessa il giorno stesso del suo allontanamento da casa (23 luglio) e di averne successivamente soppresso il cadavere gettandolo in un pozzo per le acque reflue nei pressi della propria abitazione di Poggiomarino dopo averlo avvolto in una coperta.

Nel corso di mirate ricerche, iniziate nella notte e conclusesi nella mattinata odierna, il cadavere della donna, in avanzato stato di decomposizione, è stato rinvenuto e posto a disposizione del medico legale per l’esame autoptico.

Sono stati altresì individuati e sottoposti a sequestro un coltello da cucina – presunta arma del delitto – e il telefono cellulare appartenuto alla vittima, che giaceva non distante dall’abitazione citata.

Il movente dell’omicidio, di natura sentimentale, è correlato a un rapporto extraconiugale che da tempo intercorreva tra l’autore e la vittima.

L’arrestato è stato successivamente tradotto presso la casa circondariale di Salerno – Fuorni.