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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Potere al Popolo Agro Nocerino Sarnese in merito al convegno “Dal PUC alla rigenerazione urbana” del 18 ottobre 2023.
 

Ieri sera abbiamo lasciato uno striscione all’esterno della sala che ospita il convegno di questa mattina, perché il mercoledì mattina lavoriamo e non possiamo partecipare.
Con la nostra azione abbiamo voluto evidenziare che si tratta di un copione già visto: finanziamenti, progetti, convegni che si traducono soltanto nella devastazione del territorio.

Sono ormai più di trenta anni che nell Agro Nocerino-Sarnese assistiamo alla delocalizzazione di aziende, iniziata con la sciagurata vicenda delle MCM.

Eravamo una città che attirava manodopera dai comuni limitrofi, ora abbiamo tra i più alti tassi di emigrazione, specialmente giovanile e qualificata. Avevamo industrie legate al territorio che trasformavano prodotti della campagna circostante, ora abbiamo più di un milione di metri quadrati (nel solo Comune di Nocera Inferiore) cementificati, destinati ad aree industriali con capannoni semi-vuoti e aree di semplice smistamento merci.

Ci chiediamo: dov’è il vostro limite? Fino a quando continuerete a distruggere il territorio sostituendo un’attività che per millenni ha caratterizzato l’Agro, l’agricoltura più produttiva al mondo, con un fantomatico sviluppo industriale che inquinando, impermeabilizzando il suolo, coprendo la terra con cemento prepara la catastrofe futura?

Non fa molta differenza se i 221.000 metri quadrati previsti dal Secondo Piano Operativo siano destinati ad area industriale o, come temono molti, a retroporto di Salerno. Per noi è un progetto da rigettare comunque perché la nostra città non può sostenere un’ ulteriore devastazione del territorio. Il dissesto idro-geologico è ormai sotto gli occhi di tutti, ad ogni pioggia i corsi d’acqua esondano e il terreno frana.

Oggi una politica che non assume il concetto di limite porta direttamente alla catastrofe.

Questo avremmo detto al vostro convegno, questi sono i motivi dell’opposizione che organizzeremo in città.