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Cava de’ Tirreni (Sa) – Si ripeterebbero, da tempo ed in maniera sistematica, i furti di oggetti sulle tombe del cimitero di Cava de’ Tirreni. La realtà, dura da accettare, emerge chiaramente dagli sfoghi che, attraverso uno dei più popolari gruppi social della città, commentano la incredibile notizia diffusa da Francesca: “Raramente scrivo su questo gruppo ma stasera devo… Devo, perché tutti devono sapere che a Cava esiste un persona ‘che non vale niente’ e che ha osato rubare su una tomba. La tomba in questione è quella di mio cugino, un fratello minore per me, Angelo. Meglio conosciuto come Popoff. La sua tomba è stata profanata. Gli hanno portato via quello che lui più amava in vita: la sciarpa della sua Cavese. Un gesto ignobile. I morti non si toccano, i morti sono sacri”. La donna smonta anche possibili ipotesi di perdita dell’oggetto a causa del vento. “No, la sciarpa era tenuta ferma da un gancio che è stato tranciato di netto”. 

Denuncia che, nei commenti, da il là ad una serie di ricostruzioni di altri fenomeni simili per dinamica e gravità. Si scopre così che macchinine, oggetti in metallo ed altri ricordi dal valore affettivo inestimabile sarebbero stati rubati e portate via dalle tombe. Fatti che, se corrispondessero al vero, imporrebbero l’adozione di più efficaci servizi di controllo all’interno dell’area cimiteriale.