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Salerno – “Nel nostro presepe, tra Giuseppe e Maria, la Croce che Papa Francesco ha voluto all’ingresso del Palazzo Apostolico, composta dai giubbotti salvagente dei migranti morti nel Mediterraneo. Un simbolo che vale più di mille parole. Benvenuto Dio Bambino”. Don Mario Salerno – in foto a lato – ha così spiegato la (forte) simbologia che quest’anno, in unione pastorale con il Pontefice, ha voluto proporre nella Messa della notte di Natale ai fedeli che, come sempre, hanno gremito la chiesa di San Demetrio. Ha detto: “Dalla mangiatoia alla Croce. Dalla grotta al calvario con tutto il dolore del mondo. Il tuo tragitto sia il nostro tragitto con la tua grazia. Auguri a tutti per un Santo e sereno Natale”.