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Salerno – Pone la storia della sorella a paradigma del corto-circuito che, in determinate circostanze, sembra pervadere le dinamiche di controllo della diffusione del contagio. E’ notte quando Antonio Iannone, senatore e responsabile regionale di Fratelli d’Italia, penna in carta, racconta: “Una storia Campana o una storia Italiana? Mia sorella, un’insegnante, da circa cinque giorni attende l’esito di un tampone. Giovedì scorso viene raggiunta da una telefonata da scuola che le comunica che un alunno di una sua classe è risultato positivo al Covid 19 e pertanto deve porsi in quarantena. Prontamente si isola nel mio appartamento (io mi reco da mia madre che è anziana e non pienamente autosufficiente) e attiva la procedura con il medico di famiglia. Dopo qualche ora viene chiamata dall’ASL che le comunica che deve recarsi presso il suo presidio per sottoporsi al tampone (voi capite? Una persona è in quarantena ma deve uscire per recarsi all’ASL a fare il tampone) e li si ritrova con colleghi, alunni e familiari che hanno dovuto accompagnarli trattandosi di minorenni (tutti insieme, preoccupantemente). Effettuato il tampone, di corsa a casa ad attendere che arrivi la chiamata che ne comunichi l’esito. Sono trascorse 108 ore ed ancora nessuna notizia. Mi chiedo: ma questo avviene solo in Campania o in tutta Italia? Quando ogni giorno danno i bollettini di quali casi positivi del giorno parlano? Quando ogni giorno danno il numero dei tamponi del giorno effettuati di quali tamponi parlano? Quelli di cui hanno l’esito e che risalgono ad alcuni giorni prima? Dopo otto mesi dall’inizio di questa storia possiamo ancora essere organizzati in questo modo? Pensiamo di presentarci all’inverno in queste condizioni? Con queste soluzioni organizzative veramente si pensa che si possa tenere aperte scuole e tutte le attività in sicurezza combattendo il dilagare del contagio?
Se si arriverà ad una nuova chiusura questa volta la colpa sarà solo del Governo nazionale e della Regione perché in questi mesi non si è fatto nessun passo avanti, il funzionamento della macchina ad ottobre 2020 è lo stesso di febbraio 2020. Visto che il Governatore della Campania invocava il lanciafiamme, dopo otto mesi può anche usarlo contro se stesso. Visto che il Ministro Speranza confida nelle segnalazioni mi sono permesso di essere il primo spione, non delle mancanze dei miei vicini ma del loro modo di rappresentare lo Stato”.