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Salerno – ‘La Malapianta’. E’ il titolo di uno dei libri scritti dal giudice Nicola Gratteri: di quelli che squarciano la realtà documentando forza, articolazione e finalità dell’anti-Stato.

E’ probabile che ‘La Malapianta’ sia stato tra i volumi alla base del docu-film «Se dicessimo la verità». Firmato da Giulia Minoli e Emanuela Giordano, il documentario sulla ‘ndrangheta è prodotto da JMovie e Rai Cinema in associazione con Lux Vide.

“Domenica 23 maggio sarà oggetto dell’approfondimento dallo speciale Tg1 delle ore 23.30” dice, orgogliosa, Anna Mallamaci, attrice salernitana nata e cresciuta a Paestum poi trasferitasi a Roma laddove è apprezzata e ricercata interprete teatrale.

Anna Mallamaci è tra i principali volti e le voci di questo coraggioso viaggio nel mondo criminale fatto di colletti bianchi e pistole, di infiltrazioni nelle Istituzioni, di montagne di euro ma anche di un colpevole rifiuto collettivo, della rimozione psicologica, dell’approccio pressoché inesistente dell’opinione pubblica nei confronti della “più potente delle mafie”.

Compagni di viaggio di Anna Mallamaci sono Daria D’Aola, Vinccenzo D’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni, Domenico Macrì. Voci e immagini sono montate da Lorenzo Fanfani su musiche di Tommaso Di Giulio e Carmine Iuvone.

Anna Mallamaci con il papà Vincenzo

Il film è un viaggio di testimonianza e di affermazione dell’insopprimibile valore della legalità: un percorso costruito sul racconto delle storie di chi ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta. Magistrati, giornalisti, parenti delle vittime, imprenditori, associazioni, insegnanti. Incontreremo le esperienze di una lotta condotta quasi mai ad armi pari. Racconta le sconfitte ma anche le tante vittorie che, proprio perché ottenute contro la ‘ndrangheta, non sono mai ‘piccole’.

Lavoro certosino, quotidiano che porta oggi sul piccolo schermo l’esperienza teatrale iniziata dieci anni prima.

Anna nasce e si forma in un ambiente familiare esclusivamente dedito all’affermazione della legalità ed al contrasto delle ingiustizie sociali. Il papà è lo stimato cardiologo Vincenzo Mallamaci, conosciuto anche per il ruolo caritatevole e missionario realizzato in trent’anni di presidenza dell’Associazione Internazionale Onlus ‘E ti Porto in Africa’.