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Salerno – Impressiona l’assenza della Lega da tutti gli appuntamenti, anche quelli cuciti su misura. Fatti salvi gli obbligati risvegli allorquando dalle loro parti transita Salvini, sembra non esserci altra traccia del vertice politico provinciale e regionale a Salerno né di una strutturata, pensata ed organizzata azione politica sul territorio. L’ultimo esempio dello spazio esistente tra partito e (potenziale) base è di venerdì sera: presso la storica e non causale sala dell’Ave Gratia Plena di via dei Canali lo scrittore e giornalista Francesco Giubilei, in passato ospitato presso l’ultima sede conosciuta del Carroccio in città, su invito del circolo di area ‘Proudhon’ ha presentato il libro “L’Europa e le Identità – Da Salvini alla Meloni, da Orban a le Pen”. Nutriente, per chi si dichiara sovranista o aspira ad esserlo, l’approfondimento circa le differenze con il populismo, la geopolitica europea, il globalismo, il rapporto con Usa e Russia e la necessità di dare corpo ai valori propri attraverso costruzione e affermazione di una corrente intellettuale e culturale che sia solida base per la affermazione della scaturente azione politica. Appuntamento però non considerato dalla Lega – già dalla mattina si sapeva anche dell’assenza dell’europarlamentare pugliese Andrea Caroppo – se non per la presenza, autonoma, privata e amicale del responsabile organizzativo regionale Luigi Cerciello. Poco male: la discussione è stata ricca di spunti anche grazie alle testimonianze di Sante Carini (Il Libro Analogo), Luca Lezzi (Circolo Proudhon) e dello storico e geopolitico Alessandro Mazzetti, vera risorsa per identitari e sovranisti italiani. “Il sovranismo – ha affermato Mazzetti – è un fenomeno identitario complesso, non completo, in divenire strutturato su elementi storici, economici, culturali, religiosi, sociologici ed antropologici con origini nella fase pre-seconda guerra mondiale. Sbagliano alcuni intellettuali di sinistra nel codificarlo semplicisticamente  con la ‘questione di pancia’ riconducibile, invece al populismo”.

In un passaggio incidentale del lungo intervento dell’autore Francesco Giubilei, a volerla vedere, v’è tutta la potenzialità della inespressa azione politica leghista. Ha detto Giubilei: “… E’ come se a Salerno si votasse per il sindaco e non ci piace che vinca De Luca… E’ lui il sindaco, no?”.