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Salerno – Un unico, grande, grido di disperazione si alza dai tre mercati cittadini di Torrione (via Robertelli), Salerno centro (via Piave) e Pastena (via De Crescenzo).

Sotto l’occhio vigile degli agenti di Polizia Municipale, Guardia di Finanza e Polizia gli operatori del settore non alimentare hanno occupato i posteggi assegnati, montato gli stand e (qualcuno) scaricato gli scatoloni. Non hanno però potuto vendere. “Se non arriveranno risposte, nei prossimi giorni apriremo le attività. E un nostro diritto”. Spiegano: “Nella maggior parte dei casi vendiamo gli stessi prodotti che troviamo nei supermercati e nei negozi legittimati ad operare nella zona rossa. Abbigliamento intimo, cosmesi, prodotti di prima necessità e quanto è concesso vendere al chiuso, a maggior ragione, dovrà essere venduto anche all’aperto. Qui si sta entrando nella nostra carne viva: non accetteremo ulteriori discriminazioni”.

Gli operatori sono arrabbiati. Il coordinatore regionale dell’Anva Confesercenti, Ciro Pietrofesa, ribadisce: “I mercati sono luoghi sicuri. Adottando le misure di contenimento il virus, qui, non passa. Lo abbiamo dimostrato con lo screening, lo dimostrano tutti gli studi epidemiologici. Inizieremo a vendere”.

Le ragioni di questi operatori vanno ascoltate. Con molta dignità decidono di raccontare le loro storie di vita e familiari, di mostrare il dramma di un lavoro conquistato con sacrifici ed oggi, sostanzialmente, scomparso.