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Minori (Sa) – Venti di ribellione. Cinque giovani spostano un paio di tavolini e sedie di un vicino dehor sul lungomare di Minori e iniziano a consumare del cibo. Una decina di minuti dopo il sindaco Andrea Reale ‘sbarazza’ la scena in maniera decisa.

I fatti – Mercoledì 31 marzo, di pomeriggio i cinque si siedono, consumano panini e coca cola. Uno di essi riprende col cellulare. Consapevole che non sarebbero tardate le reazioni, manda il video in diretta sulla pagina facebook dell’associazione Io Apro.

Il gruppo sottolinea la distanza dalle altre persone (il lungomare appare pressoché deserto), legittima la presenza a Minori con “l’autocertificazione per motivi di lavoro” e argomenta sulla necessità di mantenere aperte le attività commerciali.

Giunge subito un vigile. Compreso che dialetticamente quella situazione non si sarebbe risolta, chiede l’intervento delle Forze dell’Ordine. Arrivano i Carabinieri proprio quando gli animi si surriscaldano. Alcuni passanti inveiscono nei confronti del gruppo. Tanto che uno è allontanato ‘fisicamente’ da un militare dell’Arma.

Il sindaco – Poi arriva lui. Andrea Reale va diretto: non sente ragioni. ‘Ordina’ di togliere i tavolini. Il gruppo argomenta in diretta la necessità di aprire le attività commerciali in sicurezza, filma “le reazioni di Polizia Municipale, Forze dell’Ordine e Sindaco alla consumazione di un panino all’aperto”. In quei frangenti incassa centinaia di commenti mentre le migliaia, tra visualizzazioni e condivisioni, crescono.

Reale sembra non avere freni: lo si vede sollevare prima uno poi l’altro tavolino – le vettovaglie cadono – e riporli al loro posto. Poi chiede che il gruppo sia portato in caserma (dai Carabinieri) o al Comando (dai Vigili  urbani). L’esasperazione ‘gioca’ a favore dei gruppo i cui componenti, nel frattempo, avevano consegnato i documenti.

Esperimento – Se fosse stato un esperimento sociale (mediaticamente c’è stato il boom) sarebbe ben riuscito. Una azione del tutto naturale fino a un anno fa (la consumazione di panini seduti ai tavolini all’aperto) ha scatenato reazioni non solo da parte degli organi preposti al rispetto delle leggi (Polizia Municipale e Carabinieri) ma anche di passanti e del massimo rappresentante politico-amministrativo. A dimostrazione di una esasperazione di cui sono tutti vittime. In primis i ristoratori le cui attività continuano a restare chiuse.

Eco – Il video sta facendo il giro d’Italia e, assicurano i cinque manifestanti, stasera sarà all’attenzione de l’Arena di Giletti. I cinque vanno via non prima di aver reso l’onore delle armi: “Almeno, a differenza di altri sui colleghi, questo sindaco ha dimostrato di… avere le palle”.

Reazioni – Il giorno dopo l’Amministrazione Comunale di Minori pubblica questo messaggio: “Non va bene, non ci si comporta così. Non si va a sobillare le Forze dell’Ordine, le Istituzioni ne la cittadinanza  pur di inscenare una comparsata televisiva. Non si dileggia ed insulta un sindaco perché cerca di ristabilire le regole.

Non si alimenta la reazione di chi soffre per mettere in scena una chiassata. Non si fa, a prescindere dai motivi per cui lo si fa. E’ questo il paradosso: le ragioni dei presunti ‘dimostranti’ spiattellate in toni da cabaret, perdono di serietà, di ragionevolezza e quindi anche di peso. Magari sono ragioni apprezzabili, magari se si discutesse seriamente potrebbero essere capite e condivise.

Invece così è tutto mortificato entro il recinto emozionale dello show: arroganza, urla e strepiti che amplificano l’audience (“riprendi, a quante visualizzazioni siamo…?”) ma che non aggiungono nulla alle ragioni di nessuno. L’epidemia richiede regole che, giuste o sbagliate che siano, vanno innanzitutto rispettate per eventualmente essere messe in discussione.

La trasgressione fine a se stessa potrà ottenere 10 milioni di like ma leva spazio alla riflessione e alla partecipazione responsabile. La Costa d’Amalfi si è distinta sino ad oggi per impegno e responsabilità da parte di tutti; sono state prese decisioni anche pesanti e di certo non a cuor leggero.

E’ ingiusto mortificare l’angoscia di cittadini quasi reclusi, il lavoro dei sanitari contro la malattia, l’impegno delle Amministrazioni per assistere chi è in difficoltà. Insomma, si fa di tutto per ritornare alla normalità. Ma sarà una normalità stabile solo se improntata al rispetto delle norme di sicurezza. Violarle è un azzardo senza senso.

Riaprire tutto al più presto è quel che ognuno si augura ma scelte affrettate comprometterebbero gli  sforzi fatti fin qui. Anche agli ‘ospiti’ che hanno invaso il lungomare di Minori suggeriamo di praticare il dialogo più che la bravata, la pazienza più che la provocazione, come fanno tanti altri per uscire dalla crisi”.