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Capaccio Paestum (Sa) – A Paestum si continua a scavare. Obiettivo, conoscere la reale composizione dell’abitato greco arcaico, quello più antico.
La scorsa settimana sono state individuate e scavate due profonde fosse risalenti alla fase lucana della città (IV-III sec a.C.). In queste ore lo scavo toccherà i livelli archeologici più profondi e sonderà le iniziali installazioni della Poseidonia delle origini.
“La difficoltà che gli archeologi devono affrontare – fanno sapere dal Parco – risiede nella complessità della stratigrafia, il modo, ovvero, in cui le fasi di occupazione antica si sovrappongono. Nondimeno, incidono sulla nostra comprensione i risultati dei molteplici interventi di scavo del recente passato, condotti talvolta con metodi poco scientifici. Oggi, grazie all’analisi stratigrafica e ad una documentazione rigorosa, la ricerca archeologica riesce a dare risposte su tanti temi che prima sfuggivano. Nel nostro caso, l’organizzazione della vita domestica nella città dei tre templi. Il progetto ‘il gusto della scoperta’ è stato avviato nel 2016 con una sponsorizzazione di Pasta Antonio Amato. Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle ore 11:45, presso l’area archeologica di Paestum gli archeologi accompagnano il pubblico in una visita guidata allo scavo”.