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Salerno – La data fissata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per l’inizio dei lavori di dragaggio è il 15 novembre. L’intervento sarà diviso in due fasi per ottenere già nei primi tre mesi il pescaggio di 10 metri al molo Manfredi (foto) necessario per far attraccare tutte le navi che attualmente sono costrette ad ormeggiare al molo-merci III Gennaio. Previsioni accettabili se non fosse per la immancabile variabile che potrebbe far saltare ogni buona intenzione. “Le evoluzioni normative intervenute negli ultimi due anni hanno cambiato le procedure di bonifica dei fondali dagli eventuali ordigni bellici”, ammette il segretario generale dell’AdSP Francesco Messineo. La differenza non è da poco. Spiega: “Attraverso moderne apparecchiature abbiamo individuato circa 700 oggetti metallici sul fondale da dragare. Di questi circa 350 sono tecnicamente compatibili con proiettili di artiglieria bellica ma, verosimilmente, proiettili non sono”. Per rimuoverli occorrerebbero la conferenza di servizi in Prefettura ed una procedura operativa tanto lenta da garantire, al massimo, la rimozione di due oggetti al giorno. “Ai tempi della guerra nell’area in questione non c’era il porto. Stiamo acquisendo tutta la documentazione storica necessaria per provarlo. Ci stiamo confrontando per trovare una soluzione compatibile con i tempi che ci siamo dati per l’esecuzione dell’opera”, chiude Messineo.