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Colliano (Sa)- Circa 32 anni e 6 mesi di carcere e una sola assoluzione, oltre al pagamento di multe, spese processuali e risarcimento danni, è la condanna complessiva inflitta dal collegio dei giudici della Prima sezione Penale del Tribunale di Salerno presieduta dal magistrato Mariella Montefusco, agli otto imputati, imprenditori e operai residenti tra i comuni dell’Alto Sele e il napoletano, accusati a vario titolo dei reati di delitti contro il patrimonio, contro l’industria ed il commercio, contro la fede pubblica, detenzione di armi, estorsione e ricettazione, per gli attentati esplosivi dinamitardi con uso di bombe carta avvenuti ai danni dei bar e night club siti tra in località Bagni tra i comuni Colliano, Oliveto Citra e Contursi Terme tra il 2016 e il 2017. Decaduta per tutti gli imputati invece, l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Fatti che dopo una serie di intercettazioni da parte dei carabinieri e le denunce delle vittime degli attentati, tra cui l’imprenditore Gino Carbone titolare del bar J’adore Cafè di Contursi Terme, nel 2021 portarono i carabinieri ad arrestare 11 persone che furono rinviati a giudizio. Dall’indagine emerse come gli indagati, di cui solo in nove hanno optato per il processo ordinario, operassero in modalità “agenzia criminale” come definiti dallo stesso Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Salerno, Claudia D’Alitto, che nell’ambito del processo aveva chiesto per tutti una condanna a 50 anni complessivi di carcere ed al cui vertice dell’organizzazione vi sarebbe stato l’imprenditore di Colliano, Biagio Scaglione che, nella sua attività veniva affiancato dall’allora compagna Mirica Mirela, avvalendosi della manovalanza di imprenditori e operai del cratere e del napoletano per realizzare attività illecite quali spaccio di sostanze stupefacenti, furti di cani di razza, furti in abitazione, commercializzazione di banconote false ed estorsione ai danni di altri imprenditori con l’utilizzo di bombe carta allo scopo di ottenere l’egemonia sugli affari economici che gravitavano tra ristoranti, bar, night club, ecc. siti nell’area commerciale dei comuni di Colliano, Oliveto Citra e Contursi Terme, facendo piombare nel terrore i titolari delle attività commerciali della Valle del Sele.

Ad essere danneggiati e distrutti dagli attentanti dinamitardi, il bar “Colorado Café”, il bar “J’adore Café” e il night club “Eden”, i cui titolari, assistiti dagli avvocati Antonella Mastrolia, Anna Orlando e Vincenzo Mazziotta, si sono costituiti parte civile nel procedimento giudiziario di primo grado.

Un processo terminato nelle scorse ore con l’assoluzione di Vuocolo Daniele di Colliano e la condanna di degli imprenditori: Biagio Scaglione di Colliano condannato anni a 11 anni e 9 mesi di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici (di cui 9 anni e 9 mesi di carcere e una multa di 7700euro per i reati estorsione e violenza privata aggravata da detenzione di armi ed esplosivi; 8 mesi di reclusione e una multa di 2800 euro per i reati di acquisto di ordigni esplosivi; e 1 anno e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 2500 euro per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti), Mirica Mirela Simion a 3 anni e 10 mesi con il pagamento di una multa di 2500euro, Gerardo Sandro Falcone di Colliano condannato a 1 anno e 6 mesi e al pagamento di una multa di 2500euro, Gerardo Raimo di Calabritto a 5 anni e 6 mesi e una multa di 3500euro, Lorenzo Raimo di Calabritto a 3 anni e 9 mesi e una multa di 2400euro, Maurizio Torsiello detto Mauro di Colliano a 3 anni e 3 mesi e a una multa di 10500euro, Marco Gizzi di Colliano condannato a 1 anno e 6 mesi con pena sospesa e al pagamento di una multa di 2500 euro, e Gennaro Esposito di Napoli a 1 anno e 6 mesi e al pagamento di una multa di 2500 euro.

Interdetti dai pubblici uffici per 5 anni, Mirica, Raimo Gerardo e Raimo Lorenzo e Torsiello Mauro. 
Il risarcimento danni nei confronti delle vittime invece, sarà liquidato e stabilito in sede di processo civile, mentre il collegio dei difensori degli imprenditori condannati, costituito dai legali, Michele Cuozzo, Alfredo Lo Pilato, Vincenzo Morriello, Vincenzo Speranza, Alfonso Ronca, Rocco Pecoraro, Giovanna Eliana Fiore e Mary Buono, annuncia ricorso dinanzi alla Corte di Appello.
È attesa ora, per il deposito delle motivazioni con le quali i magistrati della prima sezione Penale del Tribunale di Salerno hanno emesso la sentenza di condanna e sulle quale i difensori degli imputati presenteranno ricorso in Appello dove i giudici potrebbero confermare, ridurre o addirittura ribaltare la sentenza di primo grado.