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Salerno – Tra gli ultimi atti firmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte c’è lo schema di DPCM “concernente l’’individuazione degli interventi infrastrutturali, con parere del MEF” inviato al Presidente della Camera. L’invio è finalizzato “all’acquisizione del parere da parte delle competenti commissioni parlamentari”.    

Nella lista aggiornata delle opere infrastrutturali prioritarie e dei commissari che ne cureranno la realizzazione data la loro complessità spicca “il potenziamento, con caratteristiche di alta velocità, della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria per un totale di 2.085 milioni”.

Si legge: “Previsto il quadruplicamento della linea Salerno-Battipaglia. Gli interventi consistono nella realizzazione di una nuova linea veloce con caratteristiche AV/AC da Salerno a Battipaglia (costo 1.855 milioni) e l’adeguamento tecnologico e infrastrutturale della linea Battipaglia-Reggio Calabria. Gli interventi programmati in ambito Regione Campania comprendono: adeguamento a sagoma PC 45; costruzione sottopassaggio alla stazione di Policastro; costruzione galleria subalvea Fiumicello. Costo 230 milioni”.  

Previsto inoltre “il potenziamento con caratteristiche di alta velocità della linea ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia” per un totale di 1.477 milioni”.

Seppure la procedura sarà completata a valle della eventuale composizione del nuovo Governo, appare soddisfatta FederCepi Costruzioni del presidente Antonio Lombardi. Si legge: “L’elenco comprende un insieme di 59 opere suddivise tra stradali, ferroviarie, relative al trasporto rapido di massa, idriche, portuali e per presidi di pubblica sicurezza. 

Nell’elenco spiccano:
– la AV/AC Palermo-Catania-Messina (8,7 miliardi di euro);
– la AV/AC Brescia-Verona-Padova (8,6 miliardi);
– le opere relative alla tratta ferroviaria Napoli-Bari (quasi 6 miliardi);
– la Metropolitana di Roma – Linea C (5,8 miliardi);
– la SS 106 Ionica (oltre 3 miliardi).
Gli interventi relativi alla rete stradale puntano ad agevolare i collegamenti con le aree interne del Paese, all’adeguamento ad un aumentato fabbisogno trasportistico, alla messa in sicurezza e al ripristino a a seguito di cedimenti strutturali a causa di eventi metereologici avversi.
Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, sono state individuate opere già in fase di realizzazione sulla rete di Alta Velocità, ma che necessitano di un’accelerazione. Sono stati inoltre proposti nuovi interventi per l’estensione dell’Alta Velocità al Sud in modo che i tempi di percorrenza dal centro Italia verso il Sud della Penisola siano equivalenti a quelli attualmente previsti verso il Nord del Paese. Sono stati inoltre individuati interventi volti a potenziare le linee di collegamento trasversale tra il corridoio tirrenico e quello adriatico.

Per il trasporto rapido di massa, è stato proposto il potenziamento della mobilità pubblica della Capitale per lo sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale.
Gli interventi sulle infrastrutture idriche mirano alla messa in sicurezza e al completamento di dighe e acquedotti al fine di garantire il loro ottimale esercizio.
Proposto anche lo sviluppo delle infrastrutture portuali, con interventi funzionali alla navigazione in sicurezza e al raccordo fra i nodi portuali e le reti terrestri.
L’elenco comprende infine interventi rivolti a rendere maggiormente funzionali, con opere di adeguamento, ristrutturazione, rifunzionalizzazione, nonché di nuova realizzazione, alcuni presidi di pubblica sicurezza situati a Palermo, Catania, Reggio Calabria, Crotone, Napoli, Roma, Bologna, Genova, Torino e Milano.

Per ogni opera è stato individuato un commissario. Alcuni commissari supervisioneranno la realizzazione di più opere.
I commissari agevoleranno le interlocuzioni con le stazioni appaltanti di ANAS e RFI e con le amministrazioni pubbliche coinvolte. La scelta dei professionisti da nominare è ricaduta, si legge nella relazione tecnica, su profili di “alta professionalità tecnico-amministrativa anche già afferenti alle stesse strutture pubbliche”.

A parlare di opere prioritarie, da sbloccare in fretta per rimettere in moto l’economia, è stato il Decreto Sblocca Cantieri a giugno 2019. Sulle opere da realizzare si sono avvicendate diverse ipotesi e indiscrezioni, ma non si era mai arrivati ad un elenco definitivo.
Dopo un anno, il Decreto Semplificazioni ha previsto procedure di appalto semplificate e commissari straordinari per le opere particolarmente complesse. Commissari che entrano in scena per gli interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative o che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale. Anche in questo caso, alla procedura non ha fatto seguito alcun elenco”.