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Salerno – Matteo Salvini all’attacco di Letta e di De Luca. Dovendo parare i colpi – l’ultimo, nel pomeriggio, dal segretario del Pd sulla ‘doppia linea ‘– va di sciabola.

Dice: “In Italia sosteniamo questo governo perché Draghi ci ha restituito autorevolezza e dignità: le regole sull’immigrazione vanno cambiate perché non possiamo essere il campo profughi d’Europa. Orban è stato scelto dagli Ungheresi. Fossi in Letta mi preoccuperei di tagliare le tasse, di non immettere patrimoniali e di aiutare Draghi a fare le riforme. Fossi in lui, più che criticare e insultare ogni giorno, lavorerei per costruire e per unire”.

Annuncia: “50 tra sindaci, consiglieri e assessori comunali salernitani oggi mi hanno comunicato il loro ingresso in Lega. Il partito qui sta bene”.

Su De Luca: “Non capisco perché, pur di far parlare di sé, imponga costrizioni senza ragioni scientifiche, come l’obbligo di mascherine all’aperto. Più che pensare di ciò che fa la Lega, fossi in lui mi preoccuperei di quel che mi hanno detto i sindaci: l’ospedale di Sapri, l’alta velocità che dimentica pezzi della provincia di Salerno, gli autistici senza assistenza in agosto. Da un Governatore mi aspetto soluzioni ai problemi, non critiche e polemiche”.

In provincia sono ore febbrili per le sorti della Salernitana. Salvini coglie l’attimo: “La squadra è stata promossa. Spero non ci siamo logiche economiche e burocratismi che tolgano a giocatori e tifosi questa gioia conquistata sul campo. Spero che nessuno faccia gabole o pasticci”.

Poi via con il rito delle foto ‘ad personam’. “Le facciamo sulla balaustra del lungomare, sennò sembra di stare a Milano”.