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Salerno – Il deputato salernitano del Movimento 5 Stelle Nicola Provenza nell’intervento alla Camera a seguito delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, soffermandosi sulle gestioni regionali del virus,  ha fatto riferimento al Governatore Vincenzo De Luca pur senza mai citarlo: “Esasperare i toni del dibattito come fanno alcuni presidenti di Regione – ha detto – non porta a nulla se non ad una evidente mancanza di senso di responsabilità. Ma la pandemia non è stata voluta dal governo o dal parlamento o dalla maggioranza: il tratto distintivo dell’azione di governo è stata la coerenza, supportata da un’azione che ora deve essere articolata e flessibile. Ora più che mai serve una leale collaborazione istituzionale. I cittadini chiedono responsabilità, autorevolezza, fermezza, capacità e controllo. Tutte caratteristiche che riconosciamo al presidente Conte”.

Dal suo punto di vista di medico, ha poi aggiunto: “Il nostro Paese, insieme con il resto d’Europa è impegnato nella gestione di questa nuova e pericolosa ondata di contagi. Serve una effettiva leale collaborazione per uscire da questa emergenza. Durante la fase del lockdown si è promossa, con i vari decreti ed in particolare il decreto Rilancio, una serie di misure che miravano a potenziare soprattutto il livello territoriale dell’assistenza, ad implementare un solido sistema di accertamento diagnostico, l’assunzione di infermieri di comunità e di famiglia, l’attivazione e il successivo potenziamento delle Unità Speciali di Continuità assistenziale. Sono passaggi fondamentali per supportare tutto il personale sanitario e socio-sanitario nell’esercizio della loro funzione assistenziale ed evitare l’inappropriato sovraccarico degli ospedali. Per questo rinnoviamo l’invito alla massima collaborazione da parte degli enti locali, per riuscire a colmare queste lacune in un momento emergenziale come questo, attivando tutti gli strumenti messi a disposizione dal governo attraverso i principi di massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità. Diventa quindi essenziale, in vista di misure restrittive mirate, salvaguardare tutte le categorie più colpite nel minor tempo possibile e volgere lo sguardo verso una prospettiva diversa del modello di sviluppo economico che ha caratterizzato gli ultimi decenni e forse ripensare anche ad un nuovo modello complessivo di società. Un lavoro che il premier Conte sta portando avanti insieme con il Parlamento, con un impegno enorme, fatto di misure di sostegno per tutte le categorie penalizzate da questa emergenza e volte a non lasciare indietro nessuno”.