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Salerno – Il Consiglio d’Ambito dell’EDA ha adottato all’unanimità il nuovo Piano d’Ambito dei rifiuti dell’ATO Salerno, uno strumento di pianificazione fondamentale che disciplinerà per i prossimi dieci anni tutti gli aspetti in materia di gestione e trattamento dei rifiuti urbani per ben 161 Comuni del nostro territorio (tutta la Provincia di Salerno più tre comuni dell’avellinese).

 “Il Consiglio – spiega Giovanni Coscia, Presidente dell’EDA Salerno – ha adottato il Piano d’Ambito, votando all’unanimità la proposta del Direttore Generale Di Nesta. Si tratta di un traguardo storico, che rappresenta la pietra miliare sulla quale costruire un ciclo integrato dei rifiuti moderno ed efficiente nell’ATO Salerno. L’adozione del Piano è un provvedimento di straordinaria rilevanza per tutta la Provincia di Salerno, non solo perché prevede investimenti pubblici rilevanti e la completa ricollocazione dei dipendenti già appartenenti al ciclo dei rifiuti, ma soprattutto perché è stato elaborato attraverso un complesso lavoro di ascolto e di confronto con le esigenze di un territorio ampio e variegato, che ha portato alla stesura di un documento “organico” che consente, in una nuova visione, di superare una gestione dei servizi di igiene urbana iper frammentata, unendo così tutti i cittadini del territorio in undici SAD, con l’ambizioso obiettivo di “fare squadra”, riducendo i costi e migliorando la qualità servizio”.

“Voglio quindi ringraziare – ha aggiunto Coscia – tutti i 161 Comuni dell’Ente che rappresento e per essi i Consiglieri d’Ambito dell’attuale e della precedente consiliatura, che in questi anni di lavoro si sono spesi con grande impegno a servizio di un obbiettivo comune. Il mio ringraziamento, poi, va alla Direzione Generale e all’Area Tecnica dell’Ente, che hanno lavorato con passione e intensità per mettere a punto un progetto integrato dei rifiuti moderno ed efficace, che è la mission dell’EDA Rifiuti Salerno”.

 Gli obiettivi che il Piano d’Ambito persegue si possono sintetizzare nelle seguenti parole chiave: “Autosufficienza pubblica”, “Prossimità”, “Più recupero” e “Più qualità”. “

Autosufficienza pubblica”, perché il Piano prevede la realizzazione di impianti pubblici per il trattamento/recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, con il superamento della carenza impiantistica e della frammentazione gestionale presente sul territorio. “Prossimità”, perché il Piano prevede la realizzazione sul territorio dell’ATO di impianti e strutture per il trattamento dei rifiuti e per il supporto alla logistica, onde ottimizzare i trasporti e contenere i costi sia in termini economici che ambientali. “Più recupero”, perché il Piano fissa obiettivi di recupero e riciclo, anche più ambiziosi delle norme e della pianificazione sovraordinata. “Più qualità” dei rifiuti e del servizio, perché le tecniche di raccolta pianificate assicurano che la qualità dei rifiuti intercettati sarà migliore, consentendo un più efficace recupero a costi più contenuti. Inoltre, il superamento dei sistemi tradizionali di raccolta garantirà maggiore decoro alle città ed ai territori dell’ATO.