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Salerno- Un osservatorio distrettuale sulla giustizia penale. È la proposta che arriva dall’associazione degli avvocati penalisti del distretto di Salerno (A.P.D.S.), presieduta dall’avvocato cassazionista Matteo Cardamone, che da anni è impegnato nelle attività di supporto all’avvocatura salernitana del settore penale e che sta lavorando all’istituzione, nel 2022, di un vero e proprio osservatorio distrettuale sulla giustizia penale. Osservatorio, che si inserisce in un contesto storico delicato per il settore Giustizia che subirà delle modifiche a seguito dell’entrata in vigore della Riforma Cartabia.

Così, a pochi giorni dal nuovo anno, il presidente Cardamone e il segretario, l’avvocato Giovanni Michelangelo Cirillo, dell’associazione Avvocati Penalisti del Distretto di Salerno, tracciano un bilancio dell’intensa attività svolta nel corso del 2021 e anticipano le novità in vigore dal prossimo anno.

“La pandemia da covid19-
spiegano – ha inciso sull’andamento della giustizia ed in particolare in quella del settore penale. Se in ambito civile e amministrativo si è fatto frequente ricorso alla trattazione delle udienze mediante deposito di note scritte e senza la presenza dei difensori e delle parti, la celebrazione delle udienze penali, pur con limitazioni, è invece proseguita alla presenza di tutti gli attori interessati al processo. Non poteva essere diversamente – aggiungono – dal momento che il processo penale, salvo ipotesi residuali, deve svolgersi nel contraddittorio, nel rispetto dei principi di oralità e immediatezza che rappresentano una garanzia per la difesa e le parti. Con la proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo per via del covid-19- spiegano- appare chiaro che ci saranno tempi difficili per l’avvocatura penalista che è più esposta di altre categorie ai rischi di un’attività costantemente in presenza”.

Uno scenario lavorativo difficile per i penalisti che però, l’A.p.d.s. ha ottimizzato attraverso l’istituzione nel 2020, di piattaforme digitali social e web, finalizzate a potenziare la comunicazione tra i professionisti del settore penale del distretto salernitano, tra gli avvocati stessi e gli uffici giudiziari locali.

“Una rivoluzione digitale di cui siamo stati pionieri- spiega Cardamone. Quanto realizzato – aggiunge- è la dimostrazione che il servizio informativo quotidiano dovrà restare attivo anche quando l’emergenza sanitaria sarà superata, agevolando così l’attività degli avvocati penalisti, circa 400 iscritti, appartenenti ai fori di Salerno, Nocera Inferiore e Vallo Della Lucania, che operano nel settore penale, tutti collegati in tempo reale tramite un’unica piattaforma per lo scambio di informazioni, aggiornamenti, ecc., oltre che alla possibilità di consultare un canale YouTube dedicato alla formazione e ai webinar, pagina facebook e il sito istituzionale www.apdsonline.it”.

Bilancio delle attività, ma anche novità e proposte, come “la collaborazione con i vertici della Corte di Appello di Salerno in vista dell’istituzione dell’Ufficio del Processo voluto dalla Riforma del Ministro Cartabia. Questo ufficio – spiega Cardamonedovrà diventare operativo dal 2022 e prevede la costituzione di un team qualificato a supporto dell’attività del giudice, per accelerare alcune attività preparatorie e organizzative e ridurre l’arretrato. A far parte dell’ufficio – spiegano – saranno giovani professionisti e neolaureati, reclutati a tempo determinato con i fondi del PNRR. A parte le perplessità legate a nuove forme di precarizzazione del lavoro in ambito giudiziario, è interesse degli avvocati partecipare alla istituzione di questo nuovo istituto, collaborare e fare da stimolo per promuovere buone pratiche nell’amministrazione della giustizia alla quale partecipiamo in prima linea come difensori. Contemporaneamente- conclude- continueremo con le nostre attività formative per gli avvocati penalisti, curata dal comitato scientifico diretto dall’avvocato Antonio Picarella, mentre dal nuovo anno lavoreremo per dar vita ad un Osservatorio Distrettuale sulla Giustizia penale che avrà dei referenti della nostra associazione nei tre fori del distretto e presso la Corte di appello. L’obiettivo-chiosa il presidente- è quello di monitorare e far emergere le criticità e, se possibile, contribuire a superarle non nell’interesse della categoria ma della collettività”.