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Salerno – In base all’ indagine del “Sole 24 ore”, che introduce, tenendo conto di dodici parametri, tre nuove classifiche, che misurano con i numeri la vivibilità del territorio per i bambini, i giovani e gli anziani, Salerno si piazza si piazza al 101° posto su 107 province, indietreggiando ogni anno di più (93° nel 2020, 83° nel 2019). “Questi dati obiettivi mettono in evidenza quello che viviamo da ben oltre cinque anni: una città che non è a misura di bambini, che vede fuggire le nuove generazioni, che non è capace di aiutare gli anziani – ha commentato Lorenzo Forte, presidente del Comitato Salute e Vita. Una classifica sulla qualità della vita, con Salerno piegata su se stessa, che mette in luce ciò che denunciamo da anni, a partire dalle politiche ambientali: questa amministrazione comunale non dà risposte, non affronta il tema della qualità dell’aria. Siamo una delle città più inquinate perché, sull’inquinamento atmosferico, non c’è alcuna politica attiva, come confermato anche nel report “Mal’aria”, stilato da Legambiente a settembre dello scorso anno, che confrontando le concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10, Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2), con i rispettivi limiti medi annui suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, vede anche Salerno ben al di sotto della sufficienza”. Nel comunicato stampa di commento ai dati, naturalmente il comitato ricorda la battaglia per l’inquinamento dell’aria di Fratte e la chiusura delle Fonderie Pisano.