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Salerno – L’associazione Marea rende noto l’esito dell’assemblea pubblica tenuta in serata sul lungomare di Salerno, all’altezza di piazza Cavour: “Non possiamo accoglierli tutti? Possiamo e dobbiamo salvarli tutti. Si è conclusa stanotte all’1:40 l’Odissea della Sea-Watch 3, con l’ingresso e lo sbarco dei 42 migranti nel porto di Lampedusa. Abbiamo assistito per 17 giorni ad una delle pagine peggiori della nostra Repubblica. Insulti, passerelle partitiche, giudizi volgarmente estetici sui capelli della Capitana, richiami alle leggi nazionali ma non alla Costituzione e alle leggi internazionali”, dicono gli attivisti, che aggiungono: “Ciò è accaduto perché il 12 Giugno una nave appartenente ad una ONG (organizzazione non governativa) ha salvato 53 migranti e ha fatto rotta verso il ‘porto sicuro’ più vicino come da Diritto del Mare. Non a Tripoli, dove è in corso una guerra civile. Ciò è accaduto perché il 25 giugno la Corte di Strasburgo, appellata dai migranti a bordo della nave, non ha preso una decisione chiara sul da farsi, dato che queste persone non provenivano dai cosiddetti Paesi a rischio. Ciò è accaduto perché quella nave è di una ONG. Mentre centinaia di persone, negli stessi giorni, sbarcavano da imbarcazioni di fortuna o dalle navi della Guardia di Finanza proprio nel porto di Lampedusa. È accaduto perché Carola Rakete, la Capitana, ha pensato prima alla salute e alla vita del proprio equipaggio e delle persone salvate in mare. Carola non è un’eroina, si è solo dimostrata essere una ‘persona’.  A differenza di tanti e tante ‘bestie’ che hanno augurato morte e stupri. Ora i migranti sono a terra, Carola in manette in attesa di processo, la nave sequestrata. I riflettori si spegneranno e chi doveva sciacallare si sentirà soddisfatto. Siamo e saremo sempre dalla parte di coloro che davanti alla politica, davanti ai numeri vorranno mettere la vita e il benessere delle persone”.