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Salerno – È record inquinamento alla foce del fiume Irno a Salerno secondo i dati resi noti oggi da Legambiente che, con la sua Goletta Verde, ha monitorato 31 punti sulla costa campana.

Quasi la metà supera i limiti di legge: complessivamente 14 punti risultano oltre i limiti, 10 quelli giudicati fortemente inquinati e quattro quelli inquinati. A Salerno tra i punti inquinati rientrano anche la foce del torrente Asa a Pontecagnano, giudicata fortemente inquinata per l’11º anno consecutivo. Tra i punti fortemente inquinanti rientra anche il torrente Dragone nel comune di Atrani, il punto alla foce del Canale di scarico alla marina di Eboli; tra gli inquinati, la foce del fiume Tusciano tra Pontecagnano e Battipaglia, il punto alla foce del Rio su via Posidonia, in località Laura nel comune di Capaccio e la foce del fiume Solofrone tra i comuni di Capaccio, Agropoli.

Entro i limiti, la spiaggia di via Mantegna a Salerno, il punto alla foce Capo di fiume tra Capaccio e Agropoli, il punto in località Caprioli nel comune di Centola, il punto in Rio Caca Fave, in località Villammare nel comune di Vibonati.

Anche quest’anno registriamo una fotografia della costa campana tra luci ed ombre -ha dichiarato Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente  – poco o niente è stato fatto dalle istituzioni. Per i casi più gravi, quei malati cronici che denunciamo da anni, perseguiremo con le nostre azioni di denuncia chiedendo l’applicazione della legge sugli ecoreati per risolvere le criticità che ancora minacciano la qualità e la salute dei nostri mari”. Occhi puntati anche sui 475 scarichi in mare. Nel resto della regione, Legambiente segnala il fiume Savone a Mondragone, il fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata, la foce del canale di Licola a Pozzuoli.