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Scafati (Sa) – “Un buon politico non pensa alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni!”.

Conclude così la sua riflessione dura e critica contro la scelta del presidente della regione Campania di chiudere le scuole, il sindaco di Scafati Cristoforo Salvati che definisce l’ordinanza 79 una non soluzione al problema della prevenzione e tutela della salute collettiva.

”La scelta di chiudere la scuola non è basata su alcuna evidenza scientifica tant’è che il resto dell’Italia continuerà ad andare avanti – ha  detto Salvati – Si era lavorato per mesi, pur nelle difficolta, per garantire l’apertura e il funzionamento delle scuole”.

Come ha ricordato il sindaco di Scafati i fondi trasferiti in ritardo e le contraddizioni nelle procedure non avevano fermato i dirigenti e gli insegnanti di buona volontà che hanno creduto nella possibilità di un rientro alla normalità dei nostri figli.

Per Salvati, invece di assicurare risultati immediati ai tamponi, aumenti dei posti letto nelle terapie intensive, organizzazione ed efficienza del trasporto pubblico e velocizzazione nelle supplenze (allargando anche agli studenti universitari dell’ultimo anno l’accesso alle graduatorie), si è preferita la strada più semplice e più banale. “Questa soluzione estrema poteva funzionare mesi fa, quando si conosceva poco del virus e delle terapie da adottare, quando regnava la confusione generale, quando il nostro governo ha scelto la strada del lockdown generalizzato – ha aggiunto il primo cittadino- ma oggi non è prospettabile né percorribile questa strada”.

Due giorni fa il sindaco di Scafati aveva scritto a De Luca per avere strutture per ospitare i positivi asintomatici liberando così posti letto negli ospedali, per la velocizzazione dei tamponi, per gli screening di massa, per l’esercito sul territorio. “Le scuole le avremmo potute chiudere anche noi sindaci, in fondo è la cosa più semplice da fare, ma tutti ne pagheremo il prezzo in termini culturali, di prospettive professionali ed economiche- ha concluso nella sua riflessione- la nostra amata Campania rimarrà sempre più indietro non avendo la capacità di convivere con il virus pur combattendolo”.