- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – “Grave  e  sbagliata“. Così, in una nota stampa, Sinistra italiana definisce la decisione della direzione generale per la Tutela della Salute della Regione Campania di sospendere tutte le attività ambulatoriali prestate da aziende ospedaliere, istituti di ricerca e Asl, comprese le attività erogate dalle Case di Cura private accreditate. 

Questa  decisione rappresenta una ferita al diritto alla salute dei cittadini campani – si legge nella nota. La giusta e condivisibile esigenza di assicurare la priorità al contenimento della diffusione del Coronavirus non può determinare la parziale sospensione del diritto alla salute garantito dalla Costituzione rispetto a tutte le altre necessità sanitarie dei cittadini campani”.
Il timore di a Sinistra Italiana è anche che questa determinazione lascerà senza lavoro e stipendio gli operatori del terzo settore e della sanità privata.
L’emergenza in corso non può creare un sistema sanitario a doppia corsia. Non esiste un diritto alla salute a bassa intensità – continua il testo. I provvedimenti da mettere in campo sono altri: sanificazione degli impianti, attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, tavoli con le parti sociali per la gestione di questa fase delicate nel principio della massima condivisione. Al contrario, questa è una decisione unilaterale che riduce il diritto alla salute con il pretesto dell’emergenza“.
La richiesta di Sinistra Italiana è di rafforzare  l’assistenza sanitaria, tutelare gli operatori tutelati e le strutture rese agibili.
Questo è l’unico modo per affrontare l’emergenza  senza creare scompensi e disagi inaccettabili – in conclusione- Sinistra italiana auspica che si riconsideri questa decisione e si riattivino tutte le strutture operative della sanità campana. Riservandosi,in caso contrario, di attivarsi con i propri rappresentanti in Parlamento per chiedere con apposita interrogazione  al competente ministro della sanità di pronunciarsi sull’opportunità del provvedimento”.