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Salerno – La Salernitana è arrivata alle ore 19 circa a Cascia, sede del ritiro pre-campionato fino a fine mese.

Al 15 luglio, sul foglio di mister Fabrizio Castori, la rosa appare ampiamente inadeguata al campionato di massima serie. Non valgono a smuovere l’immobilismo l’arrivo dello svincolato Cavion (operazione imbastita durante lo scorso campionato e finalizzata nelle scorse ore) e le mancate convocazioni di Mantovani e Kupisz.

Molto di più rumore fanno invece le parole e i toni usati dal Ds Fabiani nell’immediatezza della ufficializzazione del calendario.

Ai microfoni delle emittenti nazionali il direttore ha annunciato che, in chiave operativa, dovrà incontrare l’amministratore unico Marchetti “per capire quali sono i programmi che vorrà realizzare, se essi sono in linea con le aspettative della piazza”. Fabiani è chiaro: “Se vi saranno convergenze, inizieremo a costruire una squadra certamente operaia. Per tentare di restare in serie A, magari il più a lungo possibile, bisognerà programmare e capire cosa si vuole fare. Per questo lunedì chiederò un incontro all’amministratore unico Marchetti. Poi faremo le valutazioni del caso”.

Parole che aprono ogni tipo di scenario: dalla conferma (nel caso di budget e programmi adeguati) alle dimissioni.

Il giorno dopo la società ha diramato l’elenco dei calciatori convocati volta del ritiro di Cascia.

Portieri: Belec, De Matteis, Russo.

Difensori: Aya, Bogdan, Galeotafiore, Gyomber, Sy, Veseli.

Centrocampisti: Boultam, Capezzi, Cavion, Di Tacchio, Schiavone, Vitale.

Attaccanti: Djuric, D’Andrea, Fella, Kalombo, Kristoffersen.

Questi nomi sono la cartina di tornasole. Il valore di mercato di questa rosa, stando alle quotazioni del sito specializzato transfermarkt, è di 8,475 milioni, al netto dei valori dei giovani aggregati De Matteis, Galeotafiore, D’Andrea. Il valore nettamente più basso in A.    

A 38 giorni dall’esordio a Bologna, l’elenco dimostra quanto la Salernitana sia in ritardassimo. Quanto la passata proprietà non abbia mai avuto un serio piano di alienazione del bene alternativo al braccio di ferro con la Federazione in caso di promozione in A. Quanto la scalata sia, ad oggi, praticamente impossibile.   

Senza innesti di qualità e quantità, il campo darà presto il suo inappellabile verdetto.   

A Cascia alle ore 17.30 di domenica 18 luglio la Salernitana affronterà il Foligno.  

Mercoledì 21 (ore 17.30) dovrà essere individuato un altro sparring partner dato che la Sambenedettese al momento è stata esclusa dalla serie C. Domenica 25 il Gubbio, giovedì 29 la Fermana.

Tifoseria – Logorati dallo stillicidio societario estivo, i tifosi sono arrabbiati. Molti appaiono sfiduciati, alcuni imbufaliti. “Senza la giusta squadra rischiamo una figuraccia colossale”. E’ questo il tenore (medio) degli sfoghi sui social.  

Salernitana a Cascia. Anche per la… benedizione?