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Salerno – Tifosi in subbuglio a Salerno. La spada di Damocle della esclusione dalla Serie A potrebbe tagliare la testa del cavalluccio già prima dell’alba del nuovo anno.

Mentre in città gli striscioni di contestazione spuntano come i funghi dopo la pioggia, i social alimentano il dibattito. Le posizioni sono feroci. Nella tifoseria la resa dei conti (dialettica) tra coloro che fino a qualche ora fa erano schierati a difesa della vecchia proprietà ed i contestatori ad oltranza, prima latente, è scoppiata con fragore.

Non aiutano a rasserenare il clima le immagini della cena sociale di Lotito con la Lazio proprio nelle ore in cui, scadendo il termine, a Salerno veniva ufficializzato il dramma calcistico.

Poi c’è a squadra, l’arrivo all’Arechi della capolista, la corazzata Inter di quell’Inzaghi già allenatore della Salernitana proprio quando Bielsa, rifiutando l’offerta di Lotito, determinò il precipitoso quanto fortunato dirottamento sulla panchina biancoceleste del fresco ex allenatore della Primavera.

Ci sarebbero la salvezza (?) a 4 punti ed una classifica da scalare. Se tutto il resto non esistesse, però.

Un turbillon di sensazioni. Nessuno sa quale sarà, domani, la reazione della tifoseria. Sul filo dei social, le ipotesi vanno dalla durissima contestazione alla diserzione. La Digos è in allerta.  

La summa, forse, è allora nelle accorate parole del tifosissimo Adriano De Falco: “…E domani a un passo dalla radiazione dai tutti i campionati… Ci sta anche chi riuscirà ad andare allo stadio? No! Assolutamente No! A sostenere cosa? quale entità? No!”.

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