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Salerno – L’assessore alla mobilità Mimmo De Maio dice: “Salerno non soffre di un problema strutturale dal punto di vista del traffico. Poiché però il sistema della rete stradale è prossimo al limite, anche la doppia fila o un pullman che si blocca determinano il pressoché blocco della mobilità: oltre al controllo da parte dei Vigili urbani e l’apertura del parcheggio di piazza della Libertà occorre il rispetto delle regole da parte dei cittadini. Senza, non si risolverà granché”.

Nel mentre De Maio parlava l’Associazione Liberamente Insieme, attraverso il suo rappresentante Oreste Agosto, scriveva: “Attendiamo di conoscere il piano urbano del traffico salernitano. Al di là delle presentazioni mediatiche, non conosciamo il documento
ufficiale, né tantomeno i tempi di approvazione da parte del competente consiglio comunale. Il ritardo nella predisposizione dello strumento previsto dal Codice della strada ha comportato e comporta danni sensibili alla città di Salerno sotto il profilo della sicurezza della circolazione, della salute, dell’inquinamento ambientale- atmosferico ed acustico.
Ogni organo comunale ha proprie competenze ed attribuzioni previste dalla legge, che nel caso di Salerno si omettono o si ritardano clamorosamente.

Nel caso del piano urbano del traffico, inadeguato da oltre 20 anni, il Comune non ha ancora capito che è uno strumento previsto per dare delle risposte immediate ai cittadini, per evitare criticità della circolazione.
La confusione è amministrativa e tecnica! L’urgenza delle soluzioni si rende necessaria anche per la imminente invasione di auto in città dovuta alla ben nota manifestazione natalizia. Se il Comune non è stato in grado in 25 anni di approvare un piano urbano del traffico, figuriamoci come possa ipotizzare uno strumento programmatorio ad ampio respiro. Certamente le criticità strutturali congenite del trasporto pubblico collettivo il Comune non può risolverle in una settimana.

Una buona amministrazione avrebbe in questi 25 anni dovuto programmare una visione di mobilità sostenibile, invece di congestionare sempre più la città, anche grazie a manovre urbanistiche scellerate. Un piano urbano di mobilità sostenibile per soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione, incremento di sistemi di circolazione collettiva e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane. Una utopia per gli amministratori di Salerno. Per adesso chiediamo, quantomeno, soluzioni concrete ed immediate agli organi competenti”.