- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Si è tenuta questa mattina, presso la sede di Confindustria Salerno, una riunione tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, così come previsto dalla procedura di consultazione dopo l’avvio del licenziamento collettivo da parte della proprietà di Treofan Italy Battipaglia. Per i lavoratori erano presenti la RSA, Filctem Cgil Salerno, Femca CISL Salerno, Uiltec Uil Salerno, UGL chimici Salerno e una delegazione di dipendenti. Per l’azienda gli avvocati, Marcovecchio, Salonia e hr specialist Italy dott.ssa Mancino. Ad accoglierli, nella sede Via Madonna di Fatima, in rappresentanza dell’associazione degli industriali, il funzionario che segue le vertenze di lavoro Giuseppe Baselice. Le organizzazioni sindacali hanno ritenuto nulle e contraddittorie le motivazioni poste alla base della riattivazione della procedura di licenziamento collettivo (è la seconda volta che la nuova proprietà, la multinazionale indiana Jindal, le riattiva) e hanno chiesto la revoca della stessa

I sindacati hanno consegnato alla società una relazione sull’insussistenza dei motivi posti alla base della procedura di licenziamento, relazione che è stata messa agli atti e allegata al verbale. Nel corso dell’incontro, inoltre, è emersa la necessità di approfondire in sede ministeriale, presso il Mise, le tematiche esposte dalla società in ordine alla procedura stessa e all’andamento del processo di reindustrializzazione. La riunione è stata utile anche a far emergere una palese contraddizione della proprietà Jindal: tra le motivazioni principali della riattivazione della procedura di licenziamento viene, infatti, indicata l’impossibilità di concretizzare la reindustrializzazione del sito di Battipaglia. Una tesi difforme da quanto però la stessa Jindal sostiene in risposta alla delibera Asi sulla revoca dei terreni non utilizzati. “Potrebbe inficiare il processo di reindustrializzazione in corso”, dichiara infatti Jindal.