- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Ha aggredito verbalmente il magistrato che presiedeva l’udienza nella quale la compagna era imputata e davanti al tentativo dei carabinieri di fermarlo si è scagliato contro i militari ferendone uno. Il protagonista della vicenda è il 45 palermitano, F.C. residente ad Eboli. Scenario della vicenda l’aula dibattimentale 233. Durante il processo, l’uomo ha iniziato ad inveire contro il magistrato, dichiarandolo, a suo dire, in stato di arresto per frode processuale. L’animosità e le esternazioni del soggetto hanno portato all’immediato intervento dei Carabinieri del Nucleo Tribunali, che gli hanno intimato più volte di cessare la condotta oltraggiosa verso il magistrato in udienza. F.C. ha comunque continuato sostenendo di essere un pubblico ufficiale e richiedendo ai Carabinieri di compilare un verbale di arresto a carico del giudice. Visti i vani tentativi di conciliazione, i militari hanno agito per portarlo fuori dall’aula. L’uomo si è opposto, costringendo i carabinieri all’uso delle manette. Nel tentativo di bloccarlo uno dei militari ha riportato  un trauma distrattivo alla cuffia dei rotatori destra per 15 giorni di prognosi. F.C. ha continuato poi ad inveire contro i militari, apostrofandoli come “mafiosi asserviti al potere” e pretendendo di arrestare anche loro. F.C. è stato pertanto riconosciuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio a magistrato in udienza, motivo per cui è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto, su disposizione del PM di turno Dottor Penna, presso la Casa Circondariale di Salerno. Per lui anche l’accusa di interruzione pubblico servizio, violenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale