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Salerno – Fibrillazioni elettorali in città. L’ultima sostanziale novità riguarda il passo di lato fatto da Salvatore Memoli nello stesso giorno in cui il suo nome era stato ufficialmente indicato (con quelli di Aniello Salzano e Leo Borea) dal segretario provinciale UDC, Mario Polichetti.

Memoli dichiara: “ Per amore di Salerno ho dato la mia candidatura a sindaco con la Lista Insieme per Salerno. Nel corso di questi mesi ho visto come si sono evolute le proposte politiche. In particolare ho apprezzato due candidature importanti di persone da me stimate, quella degli avvocati Antonio Cammarota e Michele Sarno. Di entrambi sono stato docente al Liceo Classico e nutro stima sincera. Per superare le confusioni altrove alimentate faccio un passo indietro, non per paura ma per amore di Salerno. Mi piacerebbe se questi due splendidi amici potessero avere convergenza in un solo impegno politico ed unire le loro potenzialità, essendo idonee risposte ai bisogni della nostra città. Per me sono due cavalli di razza. Michele Sarno é un nome civico su cui puntare per costruire un allargamento della base elettorale ed ha già registrato la convergenza unanime di Fratelli d’Italia che non solo é il partito di opposizione del Paese ma si appresta a diventare il primo partito italiano per percentuale di consensi. Ai due amici auguro ogni bene. Sebbene abbia in animo la scelta di uno dei due, non dispero in un dialogo tra due autentici mattatori che sapranno ottenere un suffragio vincente dai salernitani”.

Depennato Memoli dalla sua lista, Polichetti risponde a Giuseppe Fabbricatore di Fratelli d’Italia anche se il suo obiettivo sembra essere Edmondo Cirielli. Polichetti afferma: La nostra è la politica del confronto, non dei due forni. Non accettiamo lezioni da chi per anni ha abbandonato il territorio ai deluchiani.

Da medico sono abituato a confrontarmi con i fatti. Una visione che porto anche nella politica, dove non smetterò mai di definirmi moderato e in linea con i valori dell’Udc. Tuttavia, non si può cancellare la storia. A Salerno e in Campania c’è una classe dirigente di centrodestra che per 20 anni, eccezion fatta per una breve parentesi, ha abdicato in favore della sinistra e, in particolare, di Vincenzo De Luca.

Edmondo Cirielli lo sa bene, perché si è fatto dichiarare decaduto da presidente della Provincia di Salerno per lasciare il territorio e farsi candidare in Parlamento. La mia storia personale e professionale è lineare. Tale deve essere anche quella politica. Non accetto lezioni di moralità da questa classe dirigente. Ecco perché discuto dei programmi e non dei nomi. Ogni alleanza ha una storia a sé: succede a livello nazionale e non vedo perché ci si debba scandalizzare qui. E fa specie che a scandalizzarsi sia gente che ha lasciato il territorio in mano ai deluchiani”.

Ancora: “Fa piacere che il commissario provinciale di Fdi, Giuseppe Fabbricatore, mi chieda di occuparmi prevalentemente di medicina. Lo faccio tutti i giorni e l’ho fatto anche quando mi ha chiesto di sostenerlo nella tornata elettorale che l’ha visto candidato sindaco a Nocera Superiore e, che purtroppo, tutti sappiamo che epilogo ha avuto. Candidare Michele Sarno, persona perbene e professionista esemplare, è una fuga in avanti che attualmente è soltanto controproducente. Perché non discutere e trovare un’intesa? Forse perché mostrare i muscoli può essere più efficace. Ma all’Udc questo non sta bene. A Battipaglia sosteniamo Visconti, perché ci pare la scelta migliore. Tuttavia, siamo in democrazia e siamo pronti a ragionare per un candidato unico. Stessa questione per quanto riguarda Eboli. Questo per spiegare l’Udc non è la politica del ‘due forni’, ma è la politica del confronto. Perché ci teniamo a cambiare questo territorio dopo 20 anni di dominio incontrastato di una classe politica che non può rispecchiarsi tra destra, sinistra e centro, ma è solo asservita ai suoi obiettivi. Se per Cirielli e Fabbricatore questa è una delle tante campagne elettorali della loro carriera politica, io non la penso così. Per me, è l’opportunità di voltare pagina. Veramente. Se vogliono, possiamo farlo assieme. Altrimenti ce ne faremo una ragione. E forse Vincenzo De Luca ringrazierà ancora una volta”.