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Rischia di diventare una vera e propria nuova guerra tra Napoli e Salerno, stavolta attraverso i social, quanto accaduto dopo il video postato da un presunto ristoratore che  a Salerno gestisce, in pieno centro, un locale molto noto.

Pino Bozza, nel video social accusa la città di essere sporca e non curata, usando espressioni pesanti. Il caso è stato affrontato durante una seduta della Commissione trasparenza che si è svolta questa mattina e nel corso della quale sono state valutate anche eventuali responsabilità di rilevanza penale a tutela della immagine di Salerno, sia dell’autore e del diffusore del video, sia del titolare dell’esercizio commerciale, anche alla luce delle numerose proteste che si sono sollevate in città contro il titolare stesso del ristorante.

Nel video, infatti, che è stato acquisito agli atti della commissione, Pino Bozza, definisce la città di Salerno in termini offensivi, scurrili e volgari, con profili effettivamente diffamatori e penalmente rilevanti. In Commissione oggi sono stati convocati sia il proprietario che il gestore del ristorante. In particolare, l’amministratrice Emanuela Montella ha chiarito che Pino Bozza non fa parte della società e che l’unico legame tra il ristorante e Bozza si è concretizzato nell’essere stato il compagno di una socia, tra l’altro deceduta, e che la società stessa si riserva di tutelare la propria immagine direttamente nei confronti dell’autore del video diffamatorio.

Antonio Cammarota, presidente della Commissione trasparenza ha voluto ascoltare anche il capostaff del sindaco, l’avvoccato Vincenzo Luciano, il quale, si è riservato, su espressa richiesta della Commissione, di valutare ipotesi di azioni civili e penali nei confronti dell’autore e del diffusore del video offensivo, a tutela della immagine della città di Salerno