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Salerno – Il centrodestra è sicuro di vincere e fa il pieno all’incontro della chiusura della campagna elettorale a De La Ville che accoglie i candidati in un sala straboccante. Al centro del tavolo c’è Cosimo Sibilia, capolista alla Camera di Forza Italia e il presidente della Provincia, Mimmo Gambacorta il primo a parlare e commentare subito «la sensazione positiva» della vittoria a ad un passo o meglio a qualche giorno. «I meriti – comincia – vanno ai candidati e a Berlusconi presidente. Ora – continua il sindaco di Ariano – bisogna rimboccarsi le maniche per aiutare il Paese e il Mezzogiorno ad uscire dalla crisi».

Attacca il Pd che solo alla vigilia delle elezioni parla di Zes mentre prima non ha saputo dotare territorio delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo; e il M5s, «un partito lontano da tutti e da tutto», che dove Governa, ad esempio a Roma, «ha rinunciato ad un evento come le olimpiadi».

E Sibilia rilancia: «La coalizione di centrodestra è l’unica a porter vincere queste elezioni. Dobbiamo solo aspettare il 4 marzo. E’ stata una campagna elettorale anomala che si è fatta molto sui giornali e poco tra la gente. Non c’è più il comizio, la comunicazione avviene sul web».

Per Sibilia gli azzurri sono stati gli unici che hanno mantenuto vivo il rapporto con gli elettori girando tutto il territorio a diretto contatto con le persone. E il leader dei berluscones rilancia: «Non basta essere maggioranza solo in Provincia di Avellino ma è necessario vincere in tutta la Regione per raggiungere la maggioranza assoluta. Siamo una forza che non è inserita in enti che gestiscono il potere e per questo la sfida è ancora più interessante».

Pietro Foglia, candidato all’uninominale cittadino con Forza Italia, è stato uno di quelli che ha battuto il territorio palmo a palmo: «Ognuno si aspetta risposte da troppo tempo. Tra i nostri sostenitori si respira un clima di entusiasmo e speranza. Si sente il calore della gente».

E attacca il M5s: «Presentare la squadra dei ministri prima del voto mi sembra un sbarbo istituzionale. Ha fatto bene il presidente della Repubblica, uomo delle istituzioni, a non ricevere Di Maio. Non hanno vinto le elezioni e non hanno neppure la speranza di farlo. Perché presentano la lista dei ministri? Il solito modo di comportarsi».

Ettore De Conciliis, è candidato con la Lega che fa parte del Mns, suona la carica: «Sono convito che la Lega proprio in Irpinia otterrà un risultato importante. Da questa cavalcata è venuta tanta voglia di legalità, di sicurezza, si avverte l’esigenza di fermare i flussi migratori, di rispondere all’Unione Europa che oltre alla rigorosità dei conti deve tener conto delle esigenze del territorio. Questa ricetta politica della Lega serve ancora di più dove il territorio è vulnerabile come nell’entroterra campano. Prima viene l’interesse nazionale, prima si contengono i flussi migratori e poi si può dare a tutti, anche per chi chiede accoglienza, una risposta credibile ed esaustiva».

Pino Galati, candidato nel collegio uninominale del Senato insiste sul tema della sicurezza: «E’ una condizione essenziale per la convivenza della comunità. E’ importante per le famiglie e per l’ economia. Oggi la priorità è non solo la lotta alla criminalità organizzata ma anche il controllo dell’immigrazione clandestina che ha raggiunto numeri assurdi – oltre 600mila clandestini -. Molte di queste persone sono preda facile della criminalità organizzata. Non dobbiamo solo porre fine agli sbarchi ma creare in Libia condizioni migliori per la vita di quelle persone».