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Caserta – “Siamo stati minacciati con un manganello da un attivista della Lega Nord”, così i ragazzi del Laboratorio Sociale Millepiani spiegano quanto accaduto ieri sera in Corso Trieste, all’altezza del comitato elettorale della Lega.

Intorno alle ore 20 ci trovavamo a passeggiare per corso Trieste – hanno raccontato i giovani alla Questura di Caserta dove si sono recati stamane per denunciare l’accaduto. “Eravamo in cinque, appena usciti da un’assemblea presso la sede Scout in Via Tanucci. All’altezza dei parchetti del Corso, un ragazzo di 15 anni e una ragazza di 18 anni, attuale rappresentante d’istituto del Diaz, hanno attraversato la strada incuriositi dai manifesti elettorali della Lega Nord. Qui scoppia il panico: è sopraggiunto Ciro Guerriero, attivista locale di Caserta Kest’è e Lega Nord, armato di manganello telescopico e, avendoci probabilmente riconosciuto in quanto attivisti sociali e promotori del presidio del 21 febbraio “mai con Salvini“, ha minacciato i due ragazzi. Spaventati, in tre li abbiamo richiamati dell’altro lato della strada e l’aggressore ci ha raggiunto. Sono continuate le minacce, Guerriero ci ha intimato di andarcene o ci avrebbe spaccato la testa continuando ad agitare il suo manganello”.

Ci sembra impressionante – dichiarano i ragazzi del Millepiani – che un attivista politico esca di casa con un manganello: l’ennesimo membro della Lega Nord armato. Diciamo basta alla violenza fascista. Bisogna perquisire ad horas le loro case, sequestrare le armi e sciogliere le organizzazioni fasciste”.

La versione del Laboratorio Sociale Millepiani contrasta evidentemente con quella data dagli attivisti e candidati della Lega che avevano comunicato di aver subito atti vandalici ai danni del comitato (qui il comunicato di Barbaro, capolista della Lega alle prossime elezioni nel collegio Campania 1 http://www.anteprima24.it/caserta/barbaro-vandalico-lega/).

Ci tocca, inoltre, nonostante l’aggressione subita, trovare sulla stampa un articolo che narra tutta un’altra storia e quindi precisiamo che non siamo entrati all’interno del comitato elettorale, che non abbiamo strappato alcun manifesto e la prova di ciò è lo stesso articolo di giornale che allega due foto, una di sera con la volante della polizia e con tutti i manifesti integri ed una di giorno con dei manifesti strappati. Insomma, consigliamo all’attivista leghista di partecipare al corso di fotografia gratuito che si tiene al Millepiani per imparare almeno a camuffare le foto per evitare figure indecorose come questa”, concludono i giovani del Millepiani.