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Avellino – “Oggi assistiamo da più parti ad un’aggressione continuata al modello di vita tradizionale” afferma Morano in occasione dell’incontro organizzato con Giovanni D’Ercole, Pino Galati e l’onorevole Binetti, ieri ad Avellino. “Votare il centrodestra domenica prossima- continua il fondatore di PrimaveraIrpinia– è assolutamente necessario, anche se le sue posizioni non sempre ci piacciono, anche se non sempre la coalizione ha messo in campo le migliori candidature possibili.
Tanto le sinistre quanto il M5S sono forze politiche, portatrici di un pericoloso relativismo nichilista. Dietro le battaglie per i cosiddetti diritti civili si nasconde il tentativo sistematico di distruggere tutto ciò che è identità, appartenenza, tutto quello che è cultura nazionale.
Destrutturate la cultura identitaria di un popolo serve, ad abbatterne le certezze, a de stabilizzarlo, a renderlo debole fino a raggiungere l’obbiettivo di una società amorfa e passiva nella quale niente è più identificabile ed identificato. Una società nella quale l’esasperazione di un modernista relativismo amorale, sarà in grado di annullare la capacità di discernimento dell’individuo, una società in pratica, nella quale una tecnocrazia burocratica, avrà gioco facile nel sostituirsi definitivamente al primato della politica.
Non è certo un caso, se tutte le organizzazioni che si muovono nella direzione contraria alle culture nazionali di rispettivi popoli, sono direttamente o indirettamente finanziati da gruppi legati al mondo dell’industria finanziaria. Il potere dei mercati da sempre infatti, vede come il fumo negli occhi il primato della politica e le culture identitarie.
Per queste ragioni, nonostante gli innumerevoli motivi per i quali non meriterebbe di essere votato, questo centrodestra resta l’unica alternativa possibile a chi vuole annientare identità, cultura e tradizioni.
Tra quelli che sostengono che i generi sessuali siano degli stereotipi e vogliono vietare i Crocifissi ed i Presepi all’interno degli edifici pubblici per non urtare presunte altrui sensibilità e quelli che promettono di abolire la legge sui diritti civili e portano in piazza il Vangelo ed il Santo Rosario, noi staremo sempre, comunque e nonostante tutto dalla parte dei secondi”.