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E’ stata convocata per domani la riunione della delegazione trattante per la stipula del contratto collettivo decentrato integrativo per l’anno 2018 per i dipendenti del comune di Benevento.

Riunione salutata positivamente dalla Uil ma contestata dalla Cub. Procediamo con ordine.

“Domani – si legge nella nota della Uil – i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, con i rispettivi Rsu, saranno chiamati a porre la parola fine su una telenovela che ha avuto inizio nell’anno 2012! Sono state centinaia le riunioni affrontate dai sindacati, senza che si sia mai riusciti a partorire qualcosa di buono per i lavoratori, che aspettano invano le indennità che mensilmente dovrebbe essere erogate con puntualità. Le risorse da ripartire ammontano per il 2018, così come per l’anno precedente, a € 1.183.645,45, e serviranno a far fronte alla previsione delle nuove progressioni economiche orizzontali, nella misura del 50% del personale in servizio, e a corrispondere tutte le indennità d’istituto, ivi comprese quelle recate dal recente CCNL per le funzioni locali, stipulato lo scorso 21 maggio, dopo oltre nove anni d’attesa!”.

“E’ una partita molto importante – dichiara Antonio Pagliuca (Uil Fpl Benevento) – che va portata a compimento senza ulteriori indugi. Sei anni di inutili trattative hanno snervato i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali. Dopo aver accettato, a malincuore, il rinvio della chiusura dell’accordo a valle del rinnovo delle Rsu, ora non si può più sbagliare o mantenere comportamenti dilatori e inconcludenti. Vi è bisogno – conclude Pagliuca – di rappresentanti sindacali responsabili, e se ci accorgessimo che ancora una volta Fp Cgil e Cisl Fp la buttano in pantomima, non esisteremmo a sottoscrivere da soli l’accordo per chiudere una vertenza che qualche giornalista ha definito, a giusta ragione, un romanzo senza fine!|”.

Di tutt’altro la nota di Alberto Zollo, componente la RSU e Coordinatore Provinciale CUB-FP. Che scrive:

“E’ prevista per domani la discussione tra la delegazione di parte pubblica e i sindacati sulla bozza di Contratto Decentrato Integrativo che presenta diversi motivi di illegittimità o di vere e proprie discriminazioni.

Si nota, innanzitutto, che la data di entrata in vigore prevista è il 1 gennaio 2018, cioè una data retroattiva, al fine di non pagare le indennità di Specifiche responsabilità, previste dal Contratto Integrativo firmato nel 2012 e tuttora in vigore.

Sono oltre 60 i dipendenti che hanno presentato all’amministrazione specifiche diffide per il mancato pagamento di questa forma di salario accessorio (in media 60 euro mensili) e che si apprestano a presentare apposito ricorso. Per non soccombere innanzi al Giudice del lavoro, l’amministrazione vorrebbe, in accordo con CGIL, CISL e UIL, prevedere la illegittima retroattività della entrata in vigore del  nuovo contratto.

Il Fondo Salario Accessorio indicato nella bozza presentata ai sindacati ammonta a 1.115.607 euro dai quali però l’amministrazione vorrebbe detrarre € 24.203 (per l’anno in corso) per uno “sforamento” causato dal pagamento di indennità “non dovute” nell’anno 2016. La CUB ribadisce che nessuna decurtazione può essere autorizzata: l’amministrazione deve spiegare quali compensi “non dovuti” sono stati  pagati ed attribuire ai responsabili la integrazione del Fondo.

Non risultano, invece, gli incrementi che il nuovo CCNL prevede per il Salario Accessorio.

La Bozza presentata dall’amministrazione per la parte relativa alla utilizzazione del Fondo prevede ancora la stessa impostazione già discussa e bocciata nei mesi scorsi. In modo particolare sono previste indennità fisse solo per una parte minima di dipendenti a danno di molti altri ai quali dovrebbe essere pagata la “Performance” individuale sulla base di criteri non ancora definiti e con risorse derivanti da “risparmi” per la “buona gestione” dell’Ente finora mai accertati.

Nella bozza del contratto che domani sarà oggetto di specifiche contestazioni da parte della CUB, è prevista anche la modifica dell’orario di lavoro (abolita la flessibilità con anticipo di entrata o uscita) che il dirigente Verdicchio ha già tentato inutilmente di imporre con proprie circolari”.