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Ha incarnato i valori di chi con coraggio ha lasciato la propria terra per lavorare ed ha conquistato riconoscimenti e successi al Nord, mantenendo però un fortissimo legame con le radici.

Ricorre in questi giorni l’11º anniversario della scomparsa del dottor Pietro Di Biasi, cardiochirurgo di grande fama in Lombardia, morto a 50 anni, nel 2012, per una malattia oncologica.

L’anno scorso – 2022 – il sindaco di Guardia del Lombardi, Francescantonio Siconolfi, gli attribuì il prestigioso riconoscimento della cittadinanza onoraria alla memoria: «Pietro Di Biasi ha fatto tanto per i pazienti irpini e per questa terra, che ha sempre amato. – spiega il sindaco – Come dissi durante la cerimonia, la sua attività e la sua umanità hanno toccato gli animi dei pazienti che ancora oggi lo piangono. Ha raggiunto le vette professionali più alte, mantenendo una bontà che sarà ricordata per sempre».

Un filo rosso tra Guardia e Milano, sempre nel nome di Pietro, nel ricordo della sua lezione di vita. A coltivare la memoria è stata anche l’attività del fratello, Maurizio Di Biasi, cardiologo, che ricopre l’importante incarico di responsabile della Cardiologia interventistica dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano, fiore all’occhiello della sanità pubblica italiana.
Anni fa Maurizio Di Biasi e i familiari hanno fondato l’associazione benefica “Pietro Di Biasi – Amici del cuore”: «Con l’intento – spiega il fratello – di proseguire la sua opera di dedizione professionale nel confronti di persone che ne hanno bisogno e di sviluppare iniziative che l’avrebbero reso felice». Tra le finalità dell’associazione, «La promozione delle attività medico-scientifiche e culturali coerenti con i grandi valori morali e lo spirito di curiosità del dottor Pietro Di Biasi. L’associazione, inoltre, riunisce tutti coloro che condividono con i propri cari il dolore e i problemi connessi alla malattia oncologica».