- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Il furto al Museo del Sannio, una ferita al cuore storico e culturale della città e della Provincia di Benevento. Come ha sottolineato il Presidente della Provincia, Claudio Ricci, l’atto criminale e vergognoso da condannare e stigmatizzare, poteva portare a conseguenze peggiori ma grazie al funzionamento del sistema d’allarme, i danni sono stati limitati. Ciò auspicando un accertamento delle responsabilità assicurando alla giustizia gli autori del furto e dello sfregio. Una giornata, quella odierna, caratterizzata dall’iniziativa: “Una firma per il Museo del Sannio” che ha visto una grande partecipazione dei cittadini, che così hanno voluto dimostrare affetto e vicinanza alla struttura museale.

Durante la mattinata, la Responsabile della Gestione Museale della Provincia di Benevento, Gabriella Gomma, ha spiegato quali sono i reperti trafugati e le azioni che si metteranno in campo per recuperare quelli danneggiati: “Noi abbiamo un inventario su tutto quello che era disponibile presso il deposito del Museo del Sannio. Fortunatamente all’interno del Museo non sono entrati. Abbiamo già un primo parziale inventario sui beni che sono stati trafugati: si tratta degli albarelli facenti parte della collezione della farmacia di San Diodato, costruiti per volere di Papa Orsini intorno al 1720 e acquisiti dalla Provincia di Benevento nel 1929. Sono stati allestiti in una teca nell’anticamera della Sala Vergineo mentre un’altra parte, per ragioni di spazio, era rimasta in deposito”.

Altri reperti, preparati in alcuni sacchi, erano dei vasi che già stavano cercando di portare via. Per fortuna è scattato l’allarme e quindi scoraggiati e dissuasi sono stati costretti a scappare via. Dunque, il danno – ha proseguito la responsabile Gomma – è stato limitato da questo ma abbiamo trovato numerosi vasi sotto il cancello dell’entrata secondaria del Museo, pronti per essere portati via”.

“Gli inquirenti – sottolinea Gabriella Gommastanno lavorando molto bene e sono a buon punto. Siamo costantemente in contatto con la squadra mobile della Questura che sta facendo di tutto per riuscire a reperire tutti i pezzi che sono stati portati via. Siamo ottimisti e pensiamo che molti di questi verranno recuperati e restaurati. Domani mi auguro di riuscire a consegnare l’elenco definitivo di quello che manca”.