- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Avellino – Gli Agenti della Sezione Volanti hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino quattro persone ritenute responsabili, in concorso, dei reati di ricettazione e truffa in danno di una stazione di servizio Q8 del capoluogo irpino.

Si tratta di  un 53enne,  di un un 31enne, di un 28enne ed  di un 72enne, tutti avellinesi e con a carico pregiudizi di polizia. La truffa, che ha causato un danno economico di circa 110.000 euro in soli 6 mesi ai danni della società petrolifera estera fornitrice del carburante, era stata congegnata  in modo molto semplice.

La mente era l’uomo di 53 anni, tra l’altro dipendente da diversi anni della pompa di benzina, e che avrebbe causato danni ancora più ingenti, se non fosse stato per il titolare del distributore, che si è accorto  della truffa dopo aver effettuato un accurato resoconto richiesto anche dalla Società Petrolifera fornitrice, la quale aveva  segnalato irregolarità contabili.

Una volta attivato il sospetto al gestore del distributore di carburante  non è rimasto altro da fare che  comprendere in che modo era stato possibile porre in essere la truffa ed individuare l’autore.

Il gestore del distributore, in particolare, non ha impiegato  molto a scoprire che gli ammanchi economici avvenivano puntualmente e quotidianamente mediante ricariche in denaro effettuate su card prepagate, che solitamente vengono regalate agli utenti allo scopo di effettuare rifornimenti o riscuotere premi, senza però che le transazioni venissero registrate e senza che il denaro venisse incassato e quindi tracciato.

Il gioco era molto semplice e a farlo funzionare era il dipendente che , riscuotendo in anticipo una percentuale in contanti dai complici, caricava dai 100 ai 200 euro alla volta sulle  schede,  che di volta in volta  gli venivano consegnate dagli stessi  per portare a termine l’operazione truffaldina. Le schede, successivamente, venivano utilizzate nell’ambito dello stesso circuito carburanti per rifornimenti di benzina.

Sulla base degli  elementi raccolti,  il colpevole e’ stato smascherato anche perchè gli ammanchi si verificavano esclusivamente durante il suo turno di servizio. Il titolare del distributore di carburante non ha esitato a denunciare l’accaduto presso gli Uffici di Polizia. Gli Agenti, dopo aver effettuato gli accertamenti dovuti,  hanno rintracciato il dipendente, che dopo aver ammesso di essere stato l’ideatore della truffa,  è stato denunciato in stato di libertà. Analogo provvedimento è scattato a carico degli altri tre complici.

Durante accurate  perquisizioni  presso le rispettive abitazioni e auto, i poliziotti hanno rivenuto denaro in contante per 1050 euro in banconote di vario taglio, oltre a 46 card della Q8  già caricate con altro denaro e numerosi punti per la riscossione di premi. Ruolo fondamentale, nell’intera vicenda, è stato rivestito del 72enne, che aveva  intestato  fittiziamente quasi tutte le schede a cittadini extracomunitari compiacenti.