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Certezze e risposte le hanno ricevute i comitati Salviamo la Valle del Sabato e Movimenti Locali nel corso dell’incontro con il responsabile del diparrtimento prevenzione dell’Asl di Via degli Imbimbo Onofrio Manzi. A lui è stata consegnata la petizione  di 5oo firme, tutte di cittadini di  Tufo, e con la quale  è stato lanciato nuovamente l’allarme visto che – dicono gli ambientalisti- appare evidente che in questa zona dell’Irpinia  le patologie tumorali si stanno diffondendo in maniera preoccupante e a tutte le fasce della popolazione, compresa quella più giovane.

La spia rossa è stata accesa dall’inquietante episodio della moria di pesci avvenuta nel mese di settemmbre scorso – spiega Franco Mazza, responsabile di Salviamo la Valle del Sabato – Oggi oltre ad essere una necessità, la nostra richiesta è diventata una urgenza. Abbiamo sollecitato l’Azienda sanitaria e il riscontro è stato positivo. C’è la volontà di proseguire insieme e ritengo che già dal prossimo mese di febbraio l’indagine sul territorio e la popolazione possa essere avviata. Quello che ci preme conoscere è  lo stato di salute di tutta la popolazione dell’Irpinia per capire dove sono le criticità e predisporre, contemporaneamente , interventi di prevenzione primaria anche in termini di risposta sanitaria”.

 All’incontro erano presenti , tra gli altri, Gabriele Lepore e Franco Vicario, rappresentanti di Movimenti Locali.

 Il lavoro da fare appare piuttosto impegnativo e dovrà portare all’azione di diverse parti. Si pensa, ad esempio, al coinvolgimento dell’Ordine dei medici che con l’Asl possa individure personale dedicato da indirizzare esclusivamente allo screening. Così come andrebbero coinvolti maggiormenti i medici di base per il tasferimento dei dati relativi a pazienti con tumori.

 Ampia disponibilità è venuta dal respondabile Asl dott. Manzi che ha voluto, intanto, evidenziarie l’importanza del registro dei tumori  e che rappresente uno strumento fondamentale.

 ” L’aggiornamento dei dati è a buon punto – dice il dottore Onofrio Manzi – Così come la fase delle valutazioni epidemiologiche che è stata avviata. Chiaramente i dati dovranno essere verificati tramite Regione Campania e poi resi noti”.

Una azione capillare, avviata in seno al protocollo tra Istituto Nazionale Tumori, Istituto Sperimentale del Mezzogiorno e Istituto Zooprofilattico, che ha visto già prelievi in quei comuni ritenuti più esposti a fattori di inquinamento ambientale. Oltre alla Valle del Sabato ci sono le zone produttive di Solofra e di Valle Ufita dove sono state rinvenute tracce di tetracloroetilene.