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AVELLINO – «So bene che qui si deve celebrare il congresso ma non spetta a me stabilire quando. Dico solo che ormai siamo in campagna elettorale, tutti i partiti lo sono e d’ora in poi il nostro principale obiettivo, qui come in tutta Italia, deve essere quello di capire quali sono le forme e gli strumenti per affrontarla». Così il presidente nazionale del Pd, Matteo Orfini, questa mattina ad Atripalda in un incontro presso l’Hotel Civita promosso dalla deputata del Pd, Valentina Paris per parlare del Rei, reddito di inclusione – con la deputata dem Ileana Piazzoni, Rosetta D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, e il deputato Luigi Famiglietti.
Sulle alleanze Orsini non chiarisce: «Prima ci sono le idee e i progetti da mettere in campo per questo territorio e per questo Paese. Poi c’è chi incarna quelle idee e quei progetto. Convocheremo una Direzione nazionale nella quale stabiliremo anche criteri, regole e quant’altro per lavorare alla costituzione delle candidature e poi in modo molto trasparente si farà questa riflessione».
Per quanto riguarda l’alleanza con De Mita: «Se dovesse decidere di far parte di quel polo moderato, decidere la sua candidatura è un tema che dovrà affrontare il polo moderato. Sono il presidente del Pd e preferisco concentrarmi su come valorizzare le forze che sono nel Pd perché qui noi abbiamo rappresentanti autorevoli, un gruppo dirigente che ha fatto bene in Parlamento e ha fatto bene sul territorio e credo sia il mio dovere cercare di sostenere il più possibile».
E comunque il presidente non chiude la porta De Mita anche se ha votato no al referendum: «C’è anche tanta gente nel Pd che non ha votato sì al Referendum ed è rimasta nel Pd e farà la campagna elettorale insieme a noi. Sul Referendum costituzionale noi lo dicemmo allora: “non c’è alcuna disciplina di partito che tenga e alcun vincolo”, perché sulla Costituzione ognuno vota in libertà».
Le primarie non ci saranno: «Il segretario del partito ha già chiarito che noi non faremo le primarie perché abbiamo dei gruppi dirigenti territoriali e nazionali che lavoreranno, insieme agli alleati, per mettere nei collegi i candidati migliori per vincere. Mentre nelle liste proporzionali che il nostro partito presenterà vedremo quali sono le soluzioni migliori».

A proposito di alleanze, Paris ha riconosciuto al deputato Angelo D’Agostino, presente in sala, di aver condiviso e votato in Parlamento le misure proposte dal Pd. «Rispetto al 2008- ha ricordato la deputata – oggi c’è un paese diverso. Le condizioni di vita dei cittadini sono migliorate. Abbiamo ribaltato un teorema liberista che ha prodotto danni enormi e avviato una trasformazione profonda».
Famiglietti ha criticato la scelta di Speranza, «tribuno di una formazione che si vergogna di mettere la parola sinistra nel suo simbolo e che parte da un leader (Grasso ndr) invece che da una proposta politica». Ha replicato a chi critica Ermini: «E’ venuto qui per dare una mano, non è bene che lo si attacchi: dobbiamo tutti dare una mano a recuperare la serenità all’interno del partito».