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I gruppi consiliari Pd e Del Vecchio Sindaco si sono espressi con toni molto duri sulla delibera di revisione e razionalizzazione delle partecipazioni nelle società controllate approvata oggi: “In questo modo l’amministrazione Mastella ha sancito in maniera definitiva la morte dell’Amts – si legge nella nota -. Lo ha fatto nonostante le sorti di Amts siano ancora legate ad un giudizio che pende dinanzi la Suprema Corte di Cassazione (giudizio nel quale il Comune di Benevento ha deciso di non andare a costituirsi per andare a difendere le ragioni dell’azienda) e che potrebbe concludersi con un esito positivo per l’azienda, atteso che la sentenza dichiarativa di fallimento era stata travolta da un successiva sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Come gruppi Pd e Del Vecchio Sindaco abbiamo presentato un emendamento (peraltro firmato anche da altri consiglieri comunali, non solo di minoranza) per fare in modo che il Comune conservasse una previsione di partecipazione nella società Amts, nelle more della sentenza della Cassazione. Sarebbe stata una scelta prudente, soprattutto nella ipotesi di una gestione regionale del Tpl che senz’altro prevederà una suddivisione sulla base degli ambiti territoriali. Se dovesse essere infatti confermata la revoca della sentenza dichiarativa di fallimento, mantenere la partecipazione azionaria in Amts avrebbe significato ritrovarsi nuovamente a disporre di un’azienda in bonis. Ma oggi il Comune di Benevento ha deciso di liberarsi definitivamente dell’Amts, ed è una responsabilità che si deve accollare e che non può più demandare alle passate amministrazioni, perché ha espresso una precisa volontà politica di chiudere una vicenda storica. Ci poniamo tuttavia una domanda: se la sentenza della Cassazione dovesse essere favorevole, se dal 1 gennaio 2018 la Trotta Bus dovesse decidere di non occuparsi più del Tpl (visto che il 31 dicembre scade il contratto annuale) e se la gara regionale non fosse espletata entro quella stessa data, cosa accadrebbe ai lavoratori e al servizio? In Consiglio comunale non abbiamo ricevuto risposta. Ma evidentemente l’atteggiamento pilatesco è nel dna di chi governa questa città”.