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Guardia Sanframondi – Dopo un’attesa lunga sette anni tornano i Riti Settennali dell’Assunta a Guardia Sanframondi. Si parte il lunedì successivo alla data del 15 agosto, che quest’anno è il 21 agosto, mentre il culmine è previsto la domenica seguente ovvero il 27. I quattro rioni di Guardia (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) con una rigorosa sequenza organizzano due processioni ciascuno, la prima detta di “penitenza”, la seconda denominata di “comunione”. La domenica tutti i rioni partecipano alla lunga processione generale. I riti mettono in scena con i “misteri”, un’umana confessione, comunione e purificazione collettiva. Particolarmente atteso è l’appuntamento della domenica, quando si porta in processione la Statua dell’Assunta. In questo momento la partecipazione diventa totale, imponente e corale.
 
Il lungo e spettacolare corteo formato dai Misteri (oltre 100 quadri raffiguranti scene bibliche e della vita della Chiesa, interpretati da oltre duemila persone), dai Penitenti col saio bianco e cappuccio ad occhiaia (oltre 500 tra Flagellanti e Battenti a sangue) e dai cittadini tutti di Guardia e dei paesi viciniori, serve a rendere quanto più grande e visibile il tributo di fede alla Vergine. I flagellanti e battenti, uomini incappucciati che si percuotono ripetutamente il petto con delle spugne appuntite, sono l’ultimo “mistero” del Rione Croce, definito “San Girolamo Penitente”. La domenica si allontaneranno, singolarmente, per i vicoli del centro storico dopo l’incontro con la Madonna in Piazza; Si ritroveranno, sempre singolarmente, in via Fontanella per immettersi nel corteo processionale. La ‘spugna’ è un pezzo di sughero circolare, realizzato e costruito da artigiani locali appartenenti ai rioni, nel quale sono opportunamente conficcati degli spilli, che la tradizione indica in trentatré, come gli anni di Cristo. Queste punte fuoriescono dal sughero per circa due millimetri, e sono ulteriormente distanziate alla base del sughero con uno strato di cera che ha il compito di preservare la ferita dal contatto del sughero e a livellare la sua superficie circolare.
 
Il battente, percuotendosi incessantemente provoca il sanguinamento del petto. Per detergere, disinfettare e mantenere aperta la ferita, alcuni assistenti, tra le fila dei battenti, dispensano del vino bianco sulla spugna. Il luogo di riunione dei battenti è la Cappella del Crocifisso detta anche del ‘Sangue sparso’ nel Santuario, dove iniziano la loro penitenza al grido di ‘Fratelli, in nome di Maria, battetevi !’ in ginocchio, camminando a ritroso guardando la statua, escono dal Santuario e si dispongono ordinatamente dietro il mistero di ‘San Girolamo penitente’.