- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Eusebio Di Francesco è al settimo cielo. La sua Roma inizia finalmente a raccogliere consensi e il suo attaccante di riferimento, Edin Dzeko, ha collezionato due gol, due legni e – come se non bastasse – ha propiziato due autogol con la sua sola presenza in zona “rossa”. Tante le note positive di una serata da incorniciare. 

Gonalons –  “Sono soddisfatto di Gonalons, oggi era la sua prima gara e ha fato una grande partita, giocando sempre in verticale. Lavora sempre in maniera eccellente, gioca per la squadra e mai per se stesso. Abbiamo bisogno di questo tipo di giocatori. Stasera mi è piaciuta la quadra in generale, tranne qualche superficialità che ci ha fatto rischiare di riaprire la partita”.

Gioco – “Sono contento della prestazione e della crescita del gioco: sapevo che per far assorbire certi meccanismi di gioco c’era bisogno di qualche vittoria che ci ha dato più consapevolezza. I ragazzi hanno giocato bene, anche se non sono soddisfatto pienamente perché non dobbiamo evitare di essere superficiali: abbiamo perso qualche pallone di troppo”.

Turnover – “La rosa e il turnover sono validi solo quando si vince. È fisiologico comunque, è improponibile fare tre partite di seguito in questo tipo di calcio. All’inizio ho chiesto a questa società di mettermi a disposizione una rosa con coppie per ogni ruolo, soprattutto per avere la possibilità di fare quello che stiamo mettendo in pratica in questo momento”.

Dzeko – “Questa sera si è avvicinato di più alla porta. Non ha fatto bene solo stasera, però, anche con l’Inter ha segnato. Contro l’Atletico ha tirato fuori qualcosa di differente, ci sono partite con coefficiente difficoltà superiore in cui ci si deve sacrificare di più. Edin ha capito che quelle parole a fine partita erano dettate dalla frustrazione di aver toccato pochi palloni”.

Continuità – “Quando giochi tante partite c’è il vantaggio di poter dare condizione fisica a tutti i giocatori. Noi nel precampionato siamo partiti subito con partite complicate e la squadra non aveva assimilato ancora al meglio quello che chiedo. Queste partite però danno forza, ma anche quella con l’Inter te la dà perché non meritavamo di perdere. Siamo forse la squadra che ha preso più pali in campionato, quando crei tanto vuol dire che nella testa dei giocatori qualcosa è entrata”.

Scudetto – “All’inizio doveva lottare, dopo due partite invece era quarto e quinto posto. Il campo dirà la sua, le chiacchiere se le portano via il vento. Dobbiamo fare partite concrete come questa, vincere e portare a casa i tre punti”.