- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Curioso il destino: cinque anni fa, un grillino di Airola, Vincenzo D’Iglio, perse il seggio per Montecitorio al fotofinish, con la festa ormai pronta per cominciare.

Oggi, ben due settimane dopo il voto del 4 marzo, un altro esponente di Airola del Movimento Cinque Stelle, Pasquale Maglione, conquista il pass per Montecitorio e stappa quella bottiglia di spumante rimasta in frigo nel 2013.

A premiare il pentastellato caudino è una circostanza clamorosa, si direbbe quasi un ‘caso di scuola’, resa possibile dal risultato eclatante ottenuto dal M5S nel Sud Italia.

Procediamo con ordine. In base alle comunicazioni giunte all’Ufficio Elettorale Nazionale dagli Uffici Circoscrizionali, Maglione sarebbe fuori dai giochi perché gli 8 seggi che spettano al movimento di Di Maio nella circoscrizione di Campania 2 sono già belli che assegnati (2 nel collegio Av-Bn e 3 ciascuno nei collegi di Caserta e Salerno).

Nella circoscrizione di Campania 1, però, quella napoletana per intenderci, i Cinque Stelle eleggono ben 11 dei 12 candidati complessivi, considerando i tre listini di collegio.

Il punto è che 4 degli 11 eletti il seggio per Montecitorio lo hanno già conquistato nei loro uninominali.

Parliamo di Luigi Di Maio, Roberto Fico, Luigi Gallo e Salvatore Micillo.

Pur recuperando l’unica non eletto di partenza, ovvero il dodicesimo quoziente, restano ben tre seggi non attribuibili.

In pratica, una volta cassati i quattro grillini vincitori nei maggioritari, il M5S si ritrova in questa circoscrizione con 11 seggi da assegnare e soltanto 8 candidati!

Discorso analogo per la Sicilia: anche qui, una volta completato il conteggio, restano tre seggi da assegnare per insufficienza di candidati.

E proprio uno di questi sei seggi ‘vuoti’ se lo conquista Pasquale Maglione: suo è infatti il miglior resto non utilizzato tra le circoscrizioni che hanno ancora capienza di candidati.

Seppur con cinque anni di ritardo, la sorte ha reso quindi giustizia ai grillini di Airola, tra i primi nel Sannio a credere nel progetto a Cinque Stelle.