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Si chiama Galileo. E’ uno dei nove treni utilizzati dalle Ferrovie dello Stato per la diagnostica dei problemi lungo le linee. Effettua controlli con ultra suoni e opera attraverso una video ispezione delle rotaie e una volta rilevata una anomalia la segnala spruzzando un getto di vernice in corrispondenza della criticità.

Sarebbe dovuto transitare anche sulla linea di Pioltello dove il 25 gennaio scorso è deragliato il convoglio partito da Cremona e diretto a Milano. Di tre morti e quarantasei feriti il bilancio dell’incidente.

Probabilmente, avrebbe avvertito l’anomalia– un rappezzo di legno su una parte del binario lunga 23 centimetri – all’origine del deragliamento. Ma Galileo quell’ispezione non l’ha compiuta: il treno ripara-binari è fermo a Benevento, in officina.

E’ in riparazione da oltre due anni, oggi nel Sannio, ieri a Foggia. La notizia è frutto di un’inchiesta pubblicata questa mattina ‘IlFattoQuotidiano’, a firma di Daniele Martini.

Il punto è che pur essendo equipaggiato con attrezzature ultramoderne, quel treno è molto vecchio, con mezzo secolo di circolazione sulle spalle, e quindi sottoposto a guasti frequenti”. Insomma: la pensione per Galileo è vicina. E infatti le Ferrovie hanno ordinato un nuovo treno per la diagnostica che dovrebbe entrare in funzione entro l’estate.