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Una scelta che non poteva passare inosservata. ‘Esordio’ per il Movimento Cinque Stelle nell’assemblea dei soci dell’Alto Calore Servizi, ‘parlamentino’ dell’acqua dove trovano rappresentanza 129 comuni tra Irpinia (94) e Sannio (31). Arena politica dove solitamente si scontrano (e molto spesso incontrano) rappresentanti di centrodestra e centrosinistra, aree di riferimento di buona parte degli amministratori delle due province interne della Campania.

Nella riunione di venerdì scorso, invece, spazio anche ai grillini. Per volontà di Giovanni Tommaso Manganiello, sindaco di San Nazzaro, piccolo comune del Mediocalore. Una delle tante zone dove la mancanza d’acqua è una costante più che una emergenza.

La delega concessa a Francesca Maio, consigliere comunale di San Giorgio del Sannio e storica attivista del M5S nel beneventano, vuol significare innanzitutto questo: un segnale di sfiducia rispetto all’operato di De Stefano e dei dirigenti della società di corso Europa.

La critica alla gestione Alto Calore come terreno d’incontro tra la fascia tricolore e gli attivisti grillini, dunque. Ma in verità l’abbraccio è destinato a proseguire.

Da qualche giorno, infatti, Giovanni Tommaso Manganiello ha ufficialmente aderito al Movimento 5 Stelle. Un passaggio certificato dall’iscrizione alla piattaforma Rousseau, la casa virtuale dei pentastellati.

La stessa decisione di delegare all’Alto Calore una consigliera comunale del M5S, d’altronde, è giunta a conclusione di un percorso di confronto avviato qualche settimana fa e rafforzato dall’adesione del giovane sindaco beneventano a iniziative partecipate anche dai quattro parlamentari sanniti del Movimento.

Insomma, in attesa dell’elezione di un candidato sindaco del M5S, il Sannio ha la sua prima fascia tricolore iscritta al M5S.

Un passaggio che arriva a poco più di cinquanta giorni dallo straordinario risultato elettorale ottenuto da Di Maio. In Italia, nel Sud, a Benevento e anche a San Nazzaro, dove l’asticella stellata si è innalzata fino al 48%.

Ma di salita sul carro dei vincitori, Manganiello non vuole sentire parlare:

Immaginavo l’obiezione. Ma nella realtà dei fatti aderire al M5S non comporta alcun vantaggio, specie in una provincia dove tutte le istituzioni e tutti gli enti di governo del territorio, anche quelli non eletti direttamente dai cittadini, sono ad appannaggio del Pd o di Forza Italia. Poi non ci sono elezioni in vista né candidature da rivendicare. Piuttosto mi piacerebbe contribuire, per quanto nelle mie possibilità, alla crescita del Movimento, da militante, mettendo a disposizione di questa comunità l’esperienza maturata all’interno dell’amministrazione e dell’Anci”.

“Sono al secondo mandato da sindaco, eletto sempre con lista civica. Per il resto, mai avuta una tessera di partito. Ho sempre vissuto la politica nella dimensione prettamente amministrativa, come servizio alla comunità di San Nazzaro. Dialogando con tutti, confrontandomi con tutti. Come è giusto che un sindaco faccia. E quando è stata richiesta la mia presenza in qualche occasione di confronto, come accaduto in campagna elettorale, non mi sono mai tirato indietro. Sottolineando sempre, però, la mia autonomia politica”. 

Fino ad oggi, evidentemente. “E’ una questione di chiarezza. Nei confronti dei miei concittadini e degli amici del Movimento che ho avuto modo di incontrare in queste settimane. Ho fatto una scelta. Ne sono felice. E da sindaco – conclude Giovanni Tommaso Manganiello – credo sia doveroso renderla pubblica”.