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Milano – Prestazione di coraggio, lotta e sacrificio per il Benevento che conquista il primo successo esterno stagionale in uno degli stadi più importanti al mondo. Di seguito le nostre consuete pagelle. 

Puggioni 8: La carica delle 101 (presenze in serie A). Compie almeno sei parate, di cui una prodigiosa su Cutrone al 28′ della ripresa. Le uscite sono sempre sicure, per i compagni è una guida preziosa verso l’impresa della stagione. 

Sagna 6,5: Esperienza da vendere per il francese che gestisce in maniera impeccabile le operazioni sulla sua corsia. Bonaventura non è mai un problema, l’indisciplinato Cutrone è tenuto quasi sempre a bada senza affanni. Manca la gamba, ma questo è un problema ormai noto. 

Djimsiti 7,5: Ad inizio gara rischia grosso per un contatto in area con Cutrone, perde un paio di palloni sanguinosi in fase di impostazione nella ripresa, ma sono le uniche note stonate di una gara monumentale del centrale albanese. A centro area non si passa. André Silva esce dal campo spaesato, Cutrone ha solo una chance. E il salvataggio di piede su Bonaventura vale un gol. Eroico. 

Tosca 7,5: Le sue chiusure sono forse meno visibili rispetto a quelle del compagno di reparto ma tremendamente efficaci. Guida la linea difensiva che stasera non sbaglia praticamente mai nel mettere in moto la trappola del fuorigioco e si diletta in fase di costruzione. Con Djimsiti le cose vanno sempre meglio, peccato che il campionato sia agli sgoccioli. 

Letizia 6: Tante cose buone nella sua partita ma anche qualche sottigliezza di trppo che potrebbe pagare a caro prezzo. Nel primo tempo Borini rischia di entrare in area con facilità in almeno due casi, poi prende le misure sia su di lui che su Suso duellando talvolta con Kessie che di fisico vince sempre, ma in velocità paga dazio con il furetto di Scampia. 

Cataldi 6,5: Sfiora il gol spettacolare al termine di un’azione corale da manuale del calcio, ma la sua partita è innanzitutto di grande sostanza. Pulisce innumerevoli palloni per Viola nel primo tempo, capita che ne perda qualcuno ma per fortuna mai in maniera letale. Nel centrocampo a tre accanto a Sandro dimostra di avere i tempi giusti. 

Sandro 8: Al 20′ della ripresa è straordinario su Kalinic, ma al di là degli episodi di lui stupisce il grandissimo senso della posizione. Sa sempre dove arriverà il pallone e ci si va a piazzare con grande puntualità. De Zerbi lo piazza davanti alla difesa per dare man forte alla retroguardia, e lui non sbaglia praticamente nulla. Gli avversari sogneranno a lungo il suo volto. 

Viola 7: L’assist per il gol di Iemmello è splendido, degno di un giocatore dai piedi fatati come i suoi. Accanto a calciatori del calibro di Sandro le sue doti cristalline emergono e sono un marchio indelebile sulla prestazione del Benevento. Lento nelle ripartenze e difettoso nella gestione di qualche pallone, ma di fronte c’era pur sempre il Milan. Il suo sinistro da fuori al 21′ della ripresa mette i brividi a Donnarumma. (32’st Parigini s.v.: Conduce un paio di azioni in contropiede, ma libera poco le sue doti perché quando entra la gara è ormai dirottata sulla “difensiva”

Djuricic 7: Il lavoro sporco stasera tocca a lui, ma lo svolge con grande disinvoltura. Si accentra, tenta qualche strappo dei suoi, smista il pallone. E’ il regista occulto della squadra e non si sottrae alle mansioni difensive. Applausi, ancora una volta. 

Iemmello 7: Il suo gol è storia. Il Benevento vince a San Siro con la sua firma. L’attaccante acquistato dal Sassuolo aveva già sognato una doppietta all’Inter nella Scala del Calcio regalando tre punti ai neroverdi lo scorso anno; lo stadio milanese gli porta bene.  (17’st Diabatè 5: La sua partita non dura neanche venti minuti, a causa di un rosso per doppia ammonizione. Il secondo giallo è troppo “generoso”, il primo poteva evitarlo lui. Palese che non fosse la sua partita)

Brignola 6: Mostra grande personalità ma le situazioni di uno contro uno con Zapata lo vedono uscire sempre sconfitto. Nelle giocate facili, invece, se la cava benino. (23’st Venuti 6: Il suo ingresso è utile per alleviare la sofferenza e dare maggiore consistenza alla splendida prova difensiva dei sanniti)

De Zerbi 7: Si regala una notte magica. La classifica resta terribile, ma il piccolo Benevento batte sul suo campo uno dei club più titolati al mondo e lo fa mettendo in campo bel gioco, sacrificio e coraggio. La scelta di tenere fuori Diabaté dall’undici titolare si rivela prolifica. E la difesa lo assiste dal primo al novantesimo.