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Il rinnovo della convenzione che regola i rapporti tra il Comune di Benevento e la società giallorossa è sempre più un caso politico.

La conferenza stampa tenuta sabato dal presidente Vigorito e dal sindaco Mastella, dunque, se da un lato si è rivelata utile a chiarire in forma pubblica la cordialità dei rapporti tra i vertici della società sportiva e del comune capoluogo, dall’altro non ha convinto i consiglieri comunali.

Non tutti, almeno. Certo, non i due esponenti del Movimento Cinque Stelle, Marianna Farese e Nicola Sguera che con una nota stampa intervengono oggi per contestare quanto emerso dall’incontro con gli organi di informazione tenuto da Vigorito e Mastella.

Non solo. A leggere la nota dei consiglieri grillini, appare  che anche tra i consiglieri di maggioranza serpeggia un certo malumore.

Abbiamo appreso con vivo stupore da organi di stampa («Convenzione stadio, se ne riparlerà nel mese di giugno ma con un canone diverso») che una questione che sembrava, prima dell’estate, di somma urgenza (essendo scaduta a settembre la precedente convenzione) viene rinviata senza alcuna giustificazione sostanziale” – l’esordio di Farese e Sguera.

Questa Amministrazione – sottolineano i due consiglieri di minoranza – ha affrontato con piglio degno di lode la questione degli impianti sportivi, lasciati in una condizione di semi-anarchia da quella precedente. E va dato atto alla Commissione Sport presieduta da Luca Paglia, andando ben oltre i compiti che talaltri membri della maggioranza sembrano voler affidare a questi organismi, di aver spronato gli Uffici competenti e lo stesso delegato allo Sport in tale direzione, con il supporto bipartisan anche delle minoranze. Per questo stupisce una politica che sembra andare in direzione contraria”.

Nella Commissione congiunta svoltasi stamani (Sport e Lavori Pubblici) il portavoce del M5S, Nicola Sguera, – dopo aver sostenuto le rimostranze di Giovanni Quarantiello, capogruppo di maggioranza, il quale ha ribadito con veemenza che non avallerà alcun debito fuori bilancio dovuto alla leggerezza con cui si è affrontata la questione dei lavori al “Ciro Vigorito” (rispetto ai quali non si è ancora, dopo mesi, addivenuti a certezze contabili sull’avere o l’eventuale dare),-  ha aggiunto: “Pare sospetto rinviare la nuova convenzione a dopo le elezioni politiche previste per marzo o maggio, nelle quali, come oramai noto, sarà impegnato un membro della famiglia Mastella”.

La scelta dell’Amministrazione – l’affondo di Farese e Sguera – sembra dovuta ad un calcolo elettorale: non creare frizioni con il Presidente del Benevento Calcio in un periodo così delicato. Ma questo significa che si immagina una proroga di ben 9 mesi, con il conseguente mancato adeguamento del canone! Informalmente, ma anche raffrontando quanto fatto per altri impianti, la voce di questi mesi parlava di un canone di circa 200 mila euro (oltre al pagamento delle utenze – acqua, gas, luce – che, ad  ora, a quanto ci risulta, sono ancora a carico del Comune), rispetto agli attuali 20.000. La domanda che ci poniamo è la seguente: la Corte dei Conti può accettare che un Comune in dissesto rinunzi volontariamente ad un introito di 200 mila euro? Quando la Convenzione fu prolungata di un anno non c’era stata ancora la dichiarazione di dissesto”.

“Il delegato allo Sport, Vincenzo Lauro, – ricordano i consiglieri – dichiarava ad agosto: «L’aumento del canone annuo? È un atto dovuto. L’amministrazione ha la corte dei conti addosso e ci sono delle regole da rispettare». L’Assessore Pasquariello ha dichiarato la settimana scorsa: «È indubbio che il presidente ha realizzato dai lavori che devono essere riconosciuti dal Comune; una volta fatto questo realizzeremo una convenzione che terrà presente degli esborsi del Benevento Calcio e stabilirà un equo canone che non potrà essere quello attuato fino a questo momento. Siamo un ente soggetto al controllo della Corte dei Conti e dobbiamo rendere conto di come gestiamo i nostri impianti». Il Sindaco ha fatto, dunque, le sue dichiarazioni in conferenza stampa senza neanche consultare gli uomini più esposti su questo fronte?”. 

Dunque, – la conclusione dei consiglieri del M5S – nel rendere edotta la cittadinanza di quali danni già stia facendo la scelta – in barba alle promesse del luglio 2016 di non dedicarsi più alla politica nazionale – del Sindaco, chiediamo alla maggioranza di assumersi le proprie responsabilità. Governare una città significa fare scelte difficili e coraggiose. Certo è difficile se l’unica meta da raggiungere è uno scranno parlamentare sibi aut suisque… Se le politiche locali, di quella che, nelle parole dell’altro capogruppo, Luigi De Nigris, doveva essere un’esperienza “civica”, vengono subordinate ad alleanze, calcoli et cetera. Il Sindaco, che ha voluto furbescamente cavalcare l’entusiasmo popolare nei mesi scorsi, dimostri di essere all’altezza del suo ruolo, anche in una congiuntura così delicata”.

Aspettiamo, con qualche punta di scetticismo, di essere smentiti immediatamente”.